I produttori di vaccini contro il COVID-19 stanno facendo pressioni sull’Unione Europea per richiedere la protezione da eventuali azioni legali in caso di problemi con le nuove terapie, ha riferito martedì il Financial Times.
Cosa è successo Vaccines Europe, una divisione della Federazione Europea delle Industrie e Associazioni Farmaceutiche, che rappresenta aziende come AstraZeneca plc (NYSE:AZN), GlaxoSmithKline plc (NYSE:GSK), Novavax, Inc (NASDAQ:NVAX) e Pfizer Inc (NYSE:PFE), sta avvertendo l’Unione Europea di rischi “inevitabili” inerenti ai vaccini, secondo un promemoria diffuso dall’organismo, ha osservato il FT.
“La velocità e la portata dello sviluppo e del lancio indicano che è impossibile generare la stessa quantità di prove di base che normalmente sarebbero disponibili attraverso ampi studi clinici e l’esperienza comprovata degli operatori sanitari”, afferma il promemoria.
Il documento di Vaccines Europe chiede un “sistema completo di compensazione senza colpa e non contraddittorio” e chiede anche che le sue aziende siano esentate dalla responsabilità civile.
L’UE ha negato di negoziare contratti con aziende farmaceutiche in cui le regole della Direttiva sulla Responsabilità dei Prodotti non sarebbero applicabili, ha riferito il FT.
Secondo quanto riferito, l’organizzazione sovranazionale ha dichiarato di prevedere che i suoi stati membri indennizzino le aziende farmaceutiche per “determinate responsabilità” tramite accordi di acquisto anticipato, alla luce degli “alti rischi assunti dai produttori”.
Perché è importante Diversi vaccini candidati sono già in fase avanzata di test sull’uomo o vi si stanno avvicinando, compresi quelli di Inovio Pharmaceuticals Inc (NASDAQ:INO), Moderna Inc (NASDAQ:MRNA), Pfizer e Johnson and Johnson (NYSE:JNJ).
Il promemoria emesso da Vaccines Europe afferma che alcune persone potrebbero riscontrare “effetti indesiderati” dopo la somministrazione del vaccino, e che la portata della vaccinazione potrebbe tradursi in “numerose richieste di risarcimento danni”, sempre secondo il FT.
Negli Stati Uniti la responsabilità delle aziende farmaceutiche può essere limitata nel caso di prodotti sviluppati per combattere una crisi di salute pubblica, grazie al Public Readiness and Emergency Preparedness Act del 2005, secondo Reuters.
Secondo quanto riferito, AstraZeneca si è già assicurata la protezione dalla responsabilità nella maggior parte dei Paesi, sebbene la società non abbia rivelato in quali.
In vista delle elezioni presidenziali di novembre, il vaccino contro il COVID-19 del gruppo britannico potrebbe ricevere la designazione ‘fast-track’ negli Stati Uniti.