Domenica Lordstown Motors Corp (NASDAQ:RIDE) ha fatto sapere che il suo pick-up elettrico Endurance, che ha preso parte alla competizione off-road nel deserto ‘SCORE International San Felipe 250’, non è riuscito a tagliare il traguardo in Baja California (Messico).
Cosa è successo: secondo i report, Endurance (il pick-up elettrico della startup dell’Ohio) ha fatto segnare circa 40 miglia, soltanto un settimo della distanza totale di 290 miglia.
La scorsa settimana la società aveva svelato che il pick-up avrebbe partecipato alla corsa, affermando che ogni anno sono circa 350 i veicoli costruiti appositamente a competere nella difficile gara, ma solo meno del 50% riesce a tagliare il traguardo.
“Non abbiamo tagliato il traguardo, ma siamo orgogliosi del lavoro svolto dal nostro team e dai nostri partner per rendere possibile la partecipazione a questa gara”, ha detto la società in un tweet.
Lordstown non ha fornito dettagli, ma ha dichiarato che i suoi motori da ruota, la batteria e il software hanno performato bene nelle condizioni insidiose presenti in Messico.
La società ha rivelato che la gara ha fornito informazioni preziose, e che si è ritirata dalla competizione per concentrarsi sulle versioni Beta in vista della produzione, che avverrà a settembre.
Il mese scorso Lordstown aveva dichiarato che la produzione dell’Endurance inizierà a settembre; i pick-up saranno realizzati in un impianto di produzione precedentemente gestito da General Motors Co (NYSE:GM); per la supply chain delle batterie, Lordstown ha firmato un accordo pluriennale con LG Energy Solution.
Aziende rivali come Tesla Inc (NASDAQ:TSLA), Ford Motor Co (NYSE:F) e Rivian – sostenuta da Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) – fanno a gara per iniziare a produrre i propri pick-up elettrici full-size.
L’Endurance dovrebbe avere un target di autonomia di 250 miglia e un prezzo di 52.500 dollari, che si riduce a 45.000 al netto del credito d’imposta federale da 7.500 dollari.
Perché è importante: Il ritiro dalla gara giunge in un momento cruciale per la startup di veicoli elettrici, che ad ottobre dell’anno scorso si è quotata in Borsa tramite fusione con la società di acquisizione per scopi speciali DiamondPeak Holdings.
Lordstown è finita sotto esame da parte degli investitori dopo che l’agenzia di short selling Hindenburg Research ha pubblicato un report nel quale si accusa la società di aver ritoccato i dati degli ordini e le capacità di produzione.
A marzo le azioni della società hanno avuto un tonfo del 12% dopo che il produttore di pick-up elettrici ha rivelato di aver ricevuto una richiesta di informazioni dalla Securities and Exchange Commission in merito alle accuse di Hindenburg relative al suo portafoglio ordini.
A gennaio la società ha dichiarato di aver ricevuto oltre 100.000 prenotazioni non vincolanti da parte di flotte di veicoli commerciali per il suo pick-up elettrico; Hindenburg aveva sostenuto che gli ordini di Lordstown sarebbero in gran parte fittizi e che verrebbero usati come puntello per raccogliere capitali e conferire legittimità all’azienda.
Movimento dei prezzi: le azioni di Lordstown, che dall’inizio dell’anno hanno visto dimezzarsi il loro valore, venerdì hanno chiuso in rialzo del 2,35% a 10,02 dollari.
Foto di Trump White House Archive su Flickr