Nonostante gli oltre 6.000 miliardi di dollari in assegni di stimolo da parte del governo degli Stati Uniti e i crescenti timori sull’inflazione, l’SPDR Gold Trust (NYSE:GLD) e molti titoli di estrazione di oro hanno notevolmente arrancato rispetto all’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) dall’inizio del 2020.
La corsa al rimpiazzo
Mercoledì l’analista di BofA Securities Michael Jalonen ha spiegato che le valutazioni elevate e le restrizioni ai viaggi dovute alla pandemia hanno portato nel secondo trimestre a un contesto di M&A (fusioni e acquisizioni) relativamente tiepido nel settore dell’oro, ma l’analista ha affermato che prevede un aumento degli accordi nella seconda metà dell’anno.
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I produttori auriferi seguiti da Bank of America consumano collettivamente circa 55 milioni di once d’oro all’anno al netto dei recuperi persi; l’esplorazione in genere rimpiazza il 70% delle riserve estratte ogni anno, ma i produttori devono ancora trovare un modo per sostituire l’altro 30%.
Jalonen stima che quest’anno i produttori di oro dovranno rimpiazzare circa 15 milioni di once di riserve e cercheranno di farlo tramite acquisizioni mirate.
“Proprio come nel 2020, ci aspettiamo una rinnovata attenzione alle transazioni bolt-on e regionali, per le quali i viaggi non sono richiesti oppure sono limitati”, ha dichiarato Jalonen.
Come muoversi
L’analista ha affermato che gli investitori dovrebbero guardare alle aziende senior e di medio livello che intendono acquisire produttori più piccoli; le società che hanno in ballo progetti auriferi da diversi milioni di dollari possono costituire obiettivi d’acquisizione interessanti per i produttori d’oro globali.
Ecco una carrellata delle valutazioni e dei target price di Bank of America per i produttori d’oro senior:
- Agnico Eagle Mines Ltd (NYSE:AEM), raccomandazione Buy e target price di 80 dollari.
- Barrick Gold Corp (NYSE:GOLD), rating Buy e prezzo obiettivo di 29 dollari.
- Kinross Gold Corporation (NYSE:KGC), valutazione Buy e prezzo target di 9,50 dollari.
- Newmont Corporation (NYSE:NEM), rating Buy e prezzo obiettivo di 80 dollari.
Il punto di vista di Benzinga
Le operazioni di buyout spesso generano istantaneamente enormi rendimenti per la società obiettivo di acquisizione, ma questi sono estremamente imprevedibili; il gruppo delle aziende aurifere di livello junior e intermedio ha rappresentato storicamente un investimento ad alto rischio e l’acquisto di questi titoli nella speranza di una possibile acquisizione è una scommessa estremamente speculativa.