- Gli utili del secondo trimestre di AstraZeneca Plc (NASDAQ:AZN) sono diminuiti drasticamente a causa dei costi crescenti legati all’acquisizione di Alexion. L’utile netto è sceso del 68% su base annua (del 75% a valuta costante) a 247 milioni di dollari.
- Gli utili per azione core sono stati di 1,72 dollari, in aumento del 92% (+89% a valuta costante).
- Nel secondo trimestre la società ha registrato vendite per 10,77 miliardi di dollari, in rialzo del 32% (+38% a valuta costante), battendo la stima di consenso ferma a 10,53 miliardi.
- I ricavi di Tagrisso, il prodotto più venduto di AstraZeneca per il trattamento del carcinoma polmonare, sono aumentati del 7% a 1,4 miliardi di dollari, mentre le vendite del trattamento per problemi cardiovascolari e diabetici Farxiga sono balzate del 51% a 1,1 miliardi di dollari.
- Le vendite trimestrali del vaccino anti-Covid Vaxzevria sono crollate del 49% a 455 milioni di dollari. La società ha affermato che la maggior parte dei ricavi di Vaxzevria proveniva da contratti iniziali senza scopo di lucro.
- Le spese operative hanno avuto un’impennata del 33%, “riflettendo l’integrazione di Alexion e i costanti investimenti in nuovi lanci e nella gamma” di farmaci.
- Guidance AstraZeneca prevede che i ricavi per l’esercizio 2022 derivanti dai farmaci anti-Covid saranno sostanzialmente invariati rispetto al 2021, con la crescita del suo trattamento anticorpale preventivo Evusheld che dovrebbe compensare il previsto calo delle vendite di Vaxzevria.
- Si stima che i ricavi cresceranno di poco più del 20% (dalla precedente previsione del +15-19%).
- Movimento dei prezzi All’ultimo controllo, durante la sessione pre-market di venerdì, le azioni AZN erano in calo dello 0,64% a 66,29 dollari.
- Foto tramite Wikimedia Commons
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