Nel tentativo di prevenire le ingerenze straniere nelle elezioni statunitensi del 2020, a partire da quest’estate, Facebook Inc. (NASDAQ: FB) bloccherà gli annunci pubblicitari dei media statali.
Cosa è successo
In un post sul blog pubblicato giovedì, Nathaniel Gleicher, responsabile della politica di sicurezza informatica di Facebook, ha scritto: “Entro la fine dell’estate, inizieremo a bloccare le pubblicità di questi media negli Stati Uniti per una maggiore prudenza, per fornire un ulteriore livello di protezione contro vari tipi di influenze esterne nel dibattito pubblico, in vista delle elezioni del novembre 2020 negli Stati Uniti”.
Gleicher ha rivelato altresì che il colosso dei social media ha in programma di etichettare i media “che sono totalmente o parzialmente sotto il controllo editoriale del loro governo”.
Nel corso della prossima settimana, negli Stati Uniti inizierà ad apparire questa etichettatura nel feed delle notizie di Facebook. Più avanti, quest’estate, l’etichettatura verrà applicata su base globale a diverse sezioni del social network.
Perché è importante
Tra i media statali che saranno etichettati, troviamo Russia Today, Sputnik, la CCTV cinese e Xinhua News.
Un portavoce di Russia Today ha riferito alla CNBC che Facebook stava “dicendo a tutto il resto del mondo cosa può e non può dire: è la definizione di dittatura tecnologica e censura”.
Nel 2019, Facebook ha generato 70 miliardi di dollari di entrate dagli spazi pubblicitari, ma raramente contiene pubblicità da media statali stranieri negli Stati Uniti.
La decisione di bloccare le pubblicità di governi stranieri arriva dopo che l’amministratore delegato Mark Zuckerberg ha rifiutato di moderare i post controversi del Presidente statunitense Donald Trump in merito alle proteste in atto in tutto il paese contro l’uccisione di George Floyd.
Il mese scorso, Zuckerberg ha equiparato la lotta alle interferenze elettorali a una “corsa agli armamenti” e ha affermato che la società adesso è maggiormente preparata – anche di più rispetto ai governi – ad affrontare tale intromissioni.
Movimento dei prezzi di FB
Giovedì, le azioni di Facebook hanno chiuso in ribasso dell’1,68%, a 226,29 dollari.