Ieri i trader di opzioni si sono preparati alla decisione chiave del Federal Open Market Committee (FOMC) prevista per oggi alle 14:00 EST, che è la decisione finale di politica monetaria del 2021. I temi chiave per i trader riguardano qualsiasi nuovo input legato ai timori sull’inflazione da parte della Fed, insieme a un possibile adeguamento della politica monetaria.
Cosa è successo
Questa settimana lo SPY S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) ha ceduto oltre il 2%, con i trader di opzioni che hanno acquistato protezioni put per tutta la settimana, portando una pressione al ribasso sul principale indice azionario statunitense.
I soli flussi di opzioni registrati ieri hanno stampato oltre 3,59 milioni di opzioni, con circa 1,53 milioni di call e 2,05 milioni di put (immagine sotto).
Guardando i flussi di opzioni, circa il 58% di tutte le opzioni scambiate sono put, il che mostra un orientamento ribassista; oltre a questo, più di 400.000 delle opzioni negoziate ieri sono a breve scadenza: ciò significa che, mentre la maggior parte delle opzioni scambiate è ribassista, i trader stanno acquistando protezione a breve termine in caso di dichiarazioni sfavorevoli da parte della Fed oggi.
Perché è importante
Se i trader di opzioni hanno acquistato protezione al ribasso per tutta la settimana (long put), ma gran parte di queste opzioni sono a breve scadenza, la scadenza di tutte queste opzioni entro la fine della settimana potrebbe riuscire ad alleviare parte della pressione al ribasso quando le opzioni put verranno tolte dal tavolo.
È anche importante notare che prima di ieri l’ETF SPY aveva circa 6,7 milioni di call e 12,9 milioni di put, quindi due opzioni su tre sono state ribassiste ma più del 30% di queste scade venerdì.
Questo corrobora ulteriormente la tesi secondo cui i trader di opzioni hanno comprato long put ma con una notevole quantità di opzioni in scadenza venerdì.
Cosa potrebbe succedere
I trader di opzioni dovrebbero aspettarsi un drastico aumento della volatilità dopo il FOMC di oggi e la scadenza del 17 dicembre, poiché non ci sarà più gran parte delle opzioni e così i flussi a breve termine che hanno guidato il mercato negli ultimi tempi.
Se il FOMC attenuerà i timori sull’inflazione e non cercherà di accelerare il tapering, i trader potrebbero considerarlo un segnale costruttivo e spingerebbe l’azionario a registrare un rally fino alla fine dell’anno; ciò aumenterebbe il ritmo di riassorbimento delle posizioni long put e fornirebbe ulteriore supporto al mercato.
Per ora, i 460 dollari (4.600 dollari per l’SPX) restano il livello chiave di supporto da mantenere per i mercati, poiché al di sotto di questo livello il posizionamento delle opzioni diventa meno stabile; d’altra parte, se il FOMC emergesse con una posizione hawkish (aggressiva) e lo SPY perdesse la zona di supporto a quota 459/460 dollari, i mercati potrebbero diventare vulnerabili muovendosi rapidamente al di sotto dei 450 dollari.
Ad ogni modo, i trader dovrebbero prevedere un aumento della volatilità dopo il FOMC e la scadenza del 17 dicembre, poiché molte opzioni non saranno più sul tavolo e forzeranno un grande riposizionamento per l’ultima parte dell’anno.
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