Morgan Stanley ha stimato una caduta del 16% nell’utile per azione del S&P 500 quest’anno, che si prevede rallenti la corsa vista finora.
Gli strategist della banca d’investimento guidati da Andrew Sheets prevedono infatti che l’utile per azione del S&P 500 sarà di 185 dollari rispetto alla previsione mediana di 206 dollari degli strategist, secondo un rapporto di Bloomberg.
“Pensiamo che il rischio al ribasso per gli utili degli Stati Uniti sia ora”, hanno scritto gli analisti in una nota pubblicata domenica. “Mentre un deterioramento del contesto di liquidità è probabile che eserciti una pressione al ribasso sulle valutazioni patrimoniali nei prossimi tre mesi, vediamo anche delusione sugli utili in arrivo mentre rallenta la crescita dei ricavi e i margini si contraggono ulteriormente”.
Il team di Sheets si aspetta che l’S&P 500 sia a 3.900 alla fine dell’anno rispetto alla chiusura di venerdì a 4.282,37. L’indice è sull’orlo di un mercato toro dopo un rally del 19,7% dal minimo di ottobre, guidato dall’entusiasmo per le azioni di intelligenza artificiale e dai rialzi aggressivi dei tassi da parte della Federal Reserve e dalle preoccupazioni riguardo una potenziale recessione.
Il SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) ha chiuso venerdì in rialzo dell’1,45%, mentre l’Invesco QQQ Trust Series 1 (NASDAQ:QQQ) ha guadagnato lo 0,75%.
Le previsioni rialziste di Morgan Stanley
Morgan Stanley è rialzista sui titoli azionari in Giappone, Taiwan e Corea del Sud e raccomanda una posizione overweight in obbligazioni governative dei mercati sviluppati che includono titoli del Tesoro a lungo termine e il dollaro, secondo il rapporto. La scorsa settimana, il Nikkei del Giappone aveva raggiunto un massimo di 33 anni trainato dall’ottimismo sul patto sul debito degli Stati Uniti e da uno yen debole.
L’iShares 20 Plus Year Treasury Bond ETF (NASDAQ:TLT) ha guadagnato oltre l’1,87% negli ultimi cinque giorni, mentre lo SPDR Portfolio Long Term Treasury ETF (NYSE:SPTL) è salito dell’1,88% durante il periodo, secondo Benzinga Pro.