Starlink, il servizio Internet satellitare ad alta velocità di SpaceX — la compagnia spaziale del CEO di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) Elon Musk — probabilmente non verrà quotata in Borsa prima del 2025 o dopo, ha riferito martedì la CNBC, citando l’imprenditore miliardario.
Cosa è successo
Secondo quanto detto la scorsa settimana ai dipendenti di SpaceX, Musk attende che l’attività di Starlink sia “in una situazione di navigazione tranquilla” e con una “buona prevedibilità” dei ricavi; a quel punto potrebbe valutare la possibilità di scorporarla da SpaceX e renderla una società per azioni.
La recente indicazione sulle tempistiche segnala un altro rinvio dell’offerta pubblica iniziale (IPO) di Starlink, in un contesto di costante interesse da parte degli investitori.
L’uomo più ricco del mondo aveva mirato a un’IPO di Starlink già quest’anno, afferma il report, che cita un’e-mail di SpaceX risalente al 2019.
All’epoca Musk aveva dichiarato: “Probabilmente avrà senso quotare in Borsa Starlink tra circa tre anni”.
L’anno scorso Musk ha differito la stima temporale affermando che ci sarebbero voluti “almeno alcuni anni prima che il fatturato di Starlink diventasse ragionevolmente prevedibile”, aggiungendo che “quotarla in Borsa prima sarebbe molto doloroso”.
Al momento della pubblicazione, SpaceX non aveva risposto alla richiesta di commenti da parte di Benzinga.
Perché è importante
La scorsa settimana, durante una presentazione, Musk ha affermato che Starlink si è assicurata quasi 500.000 utenti in 32 Paesi, un obiettivo raggiunto un anno prima del previsto.
Starlink trasmette un servizio Internet superveloce basato su satelliti, al quale è possibile accedere in maniera ininterrotta a terra, in aria o in mare in località remote.
SpaceX ha consegnato 15.000 dispositivi Starlink in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa a febbraio; all’inizio di maggio, oltre 150.000 utenti attivi risultavano utilizzare Starlink.
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