Gli oltre 4 miliardi di dollari guadagnati nel 2022 dall’uomo più ricco della Russia, Vladimir Potanin, lo pongono tra i pochi miliardari a livello globale ad aver registrato un aumento del loro patrimonio netto quest’anno.
Mentre i principali miliardari del mondo, come il CEO di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) Elon Musk e l’amministratore delegato di Meta Platforms Inc (NASDAQ:FB) Mark Zuckerberg, hanno visto diminuire la loro ricchezza, Potanin ha registrato guadagni; questo nonostante appartenga a una nazione, la Russia, oggetto di sanzioni internazionali a causa dell’invasione della vicina Ucraina.
Secondo l’indice dei miliardari di Bloomberg, la fortuna di Potanin è infatti cresciuta di 4 miliardi di dollari dall’inizio di quest’anno, mentre quella di Zuckerberg è scesa di 52 miliardi; nello stesso periodo, la fortuna di Musk si è ridotta di circa 57 miliardi.
La ricchezza di Potanin — stretto alleato del Presidente russo Vladimir Putin — era stimata in 35 miliardi di dollari alla data di martedì, dopo un’impennata di oltre il 300% della sua ricchezza, circa 11 miliardi di dollari, dal mese di marzo; nello stesso periodo, il patrimonio di Zuckerberg ha oscillato molto fino a cedere quasi 2 miliardi di dollari, mentre Musk, l’uomo più ricco del mondo, ha perso circa 8 miliardi.
Potanin compra a sconto le quote delle banche russe
Mentre le sanzioni occidentali conseguenti all’invasione dell’Ucraina hanno continuato ad azzoppare le altre imprese russe, Potanin ha fatto irruzione nelle banche nazionali a un prezzo scontato.
Secondo un report del Financial Times, Potanin ha attinto alla sua fortuna — stimata in 30 miliardi di dollari — per acquisire partecipazioni nelle principali banche russe; queste intanto avevano visto diminuire il loro valore dopo che gli investitori occidentali avevano abbandonato il Paese.
Inoltre, il report sottolinea che il gruppo Interros di Potanin ha accettato di acquisire la banca universale russa Rosbank dopo che il suo proprietario, l’istituto di credito francese Société Générale, aveva rapidamente abbandonato la Russia.
L’accordo con Rosbank è giunto pochi giorni dopo l’acquisto della partecipazione del 35% dell’uomo d’affari russo Oleg Tinkov in TCS Group Holding ad aprile; Tinkov ha riferito che i funzionari russi avevano minacciato di nazionalizzare la banca a meno che questa non avesse interrotto i legami con Tinkov dopo le sue dichiarazioni contro la guerra.
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