Martedì le azioni Nike Inc (NYSE:NKE) hanno osservato un picco dopo che lunedì la società ha riportato utili fiscali del secondo trimestre che hanno battuto le stime degli analisti e ha dichiarato che le vendite di sneaker in Nord America sono in forte espansione.
Nike ha riportato utili rettificati del secondo trimestre di 0,83 dollari per azione su un fatturato di 11,36 miliardi: entrambi i numeri hanno superato le stime di consenso degli analisti, che si attestavano rispettivamente a 0,63 dollari per azione e 11,25 miliardi. I ricavi sono cresciuti dell’1% rispetto all’anno scorso.
Durante il trimestre le vendite in Nord America sono cresciute del 12%, mentre le vendite in Cina hanno registrato una flessione del 20%; le vendite in Europa, Medio Oriente e Africa sono cresciute del 6%.
Secondo la società, le fabbriche Nike in Vietnam sono tornate operative all’80% rispetto ai livelli pre-chiusura dopo che negli ultimi mesi diversi impianti sono stati chiusi a causa di epidemie locali di COVID-19.
Le vendite digitali sono in aumento del 12% rispetto all’anno scorso, inclusa una crescita delle vendite del 9% con Nike Direct.
Guardando al futuro, nella sua guidance Nike ha previsto che la crescita dei ricavi nel terzo trimestre sarà a bassa cifra singola.
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La storia della crescita a lungo termine di Nike
L’analista di Morgan Stanley Kimberly Greenberger ha affermato che nei prossimi trimestri Nike probabilmente continuerà a dover affrontare delle interruzioni a breve termine, ma le sue prospettive a lungo termine restano invariate.
“La capacità di NKE di rispettare la guidance sullo sfondo di una volatilità senza precedenti conferisce credibilità al percorso di NKE verso il suo algoritmo di crescita e redditività a lungo termine”, ha scritto Greenberger.
L’analista di Stifel Jim Duffy ha affermato che l’execution di Nike è stata straordinaria all’interno di un ambiente molto difficile.
“Continuiamo a considerare NIKE un veicolo di crescita globale dominante di categoria che si sta evolvendo verso un modello di rendimento più elevato, e vediamo le azioni NKE come una solida partecipazione core per gli investitori growth in aziende a grande capitalizzazione”, ha scritto Duffy.
Cristina Fernández, analista di Telsey Advisory Group, ha affermato che la situazione delle scorte di Nike dovrebbe continuare a migliorare man mano che la capacità di produzione in Vietnam tornerà al 100%.
“Rimaniamo positivi su NKE poiché la domanda per i prodotti Nike resta forte e le prospettive a lungo termine dell’azienda (crescita del fatturato annuo ad alta cifra singola e margine operativo compreso fra il 15 e il 20%) restano invariate”, ha scritto Fernández.
L’incertezza sulla Cina
L’analista di Wells Fargo Kate Fitzsimons ha dichiarato che probabilmente la guidance di Nike è prudente, ma l’incertezza sulla Cina potrebbe continuare a rappresentare un ostacolo per il titolo.
“Mentre i numeri del secondo trimestre mostrano che NKE sta affrontando bene le interruzioni dell’offerta globale (annullati oltre 130 milioni di ordini di unità con 3 mesi di chiusure delle fabbriche in Vietnam), è improbabile che i risultati più difficili registrati in Cina nel secondo trimestre e i trend del terzo trimestre “meno peggiori”, sebbene probabilmente ancora negativi, nell’area verranno ricompensati sul fronte della valutazione, soprattutto considerando che il titolo scambia a un premio di circa 9-10 volte rispetto alle medie pre-pandemia”, ha scritto Fitzsimons.
L’analista di Truist Securities Beth Reed ha affermato che i margini lordi nel secondo trimestre sono stati particolarmente impressionanti.
“È importante sottolineare che riteniamo che i problemi della supply chain e la debolezza in Cina non siano permanenti, e crediamo che NKE sia una scommessa di prim’ordine sul settore atletico che emergerà dalla pandemia come un’azienda più redditizia pronta per una sovraperformance a lungo termine”, ha scritto Reed.
L’analista di Bank of America Lorraine Hutchinson ha affermato che i miglioramenti della supply chain di Nike sono nei tempi previsti, mentre la ripresa della Cina è un punto interrogativo.
“Il management prevede un miglioramento del terzo trimestre, ma la nostra visione sui trend resta nebulosa a causa dell’incertezza della domanda in seguito alla controversia sul cotone nello Xinjiang”, ha scritto Hutchinson.
Raccomandazioni e prezzi obiettivo su Nike
- Morgan Stanley ha un rating Overweight e ha abbassato il target price da 206 a 202 dollari.
- Truist Securities offre una valutazione Buy e ha aumentato il prezzo obiettivo da 190 a 196 dollari.
- Stifel ha una raccomandazione Buy e un prezzo target di 202 dollari.
- Wells Fargo ha un rating Equal Weight e un obiettivo di prezzo di 175 dollari.
- Telsey Advisory Group offre una valutazione Outperform e un target di prezzo di 190 dollari.
- Infine, Bank of America ha una raccomandazione Neutral e un prezzo obiettivo di 170 dollari.