Il 2020 ha portato con sé un senso di incertezza tra le classi di investimento, incluse le criptovalute.
Sebbene durante l’inizio della pandemia le principali criptovalute come Bitcoin ed Ether siano inizialmente crollate, da allora hanno recuperato le loro perdite; guardando al futuro, sembra possibile che molti investitori considereranno la pandemia un evento nettamente positivo per le criptovalute, dato che sempre più family office e privati potrebbero rivolgersi agli asset digitali come metodo per proteggersi dal rischio di inflazione.
Taimur Baig, capo economista di DBS, ritiene che il 2020 “si preannuncia come una pietra miliare nella storia della finanza digitale”, e la criptovaluta è qui per rimanere. Secondo Baig, le valute digitali pubbliche e private “restano nuove coraggiose frontiere, con nuovi casi d’uso, sviluppi tecnologici e sfide che ricorrono regolarmente”.
Questa crescente domanda incoraggia l’innovazione. iCoinSoft, uno dei primi sviluppatori di software blockchain degli Stati Uniti, fornisce tecnologia per l’e-commerce e gli scambi di criptovalute dal 2017, ma ora la società sta lavorando a una nuova soluzione per le startup e le piccole imprese che intendono integrare le criptovalute.
Aleksandr Iurev, amministratore delegato di iCoinSoft, ritiene che le criptovalute stiano finalmente diventando popolari.
“Ora che la corsa alle offerte iniziali di monete è finita, il mercato della finanza digitale è più prevedibile”, ha affermato Iurev, che ha lavorato per democratizzare l’accesso agli scambi di criptovaluta nel mondo. “Il mercato delle criptovalute aveva bisogno di un nuovo tipo di investitore, e la pandemia ha spinto le persone a guardare di più verso le risorse crypto”.
Le aziende che si adattano alle criptovalute
A luglio Visa Inc (NYSE:V) ha annunciato di aver lavorato a stretto contatto con le piattaforme di valuta digitale per fornire un ponte fra le valute digitali e la propria rete globale esistente, costituita da 61 milioni di esercenti. Anche Mastercard (NYSE:MA) sta espandendo il suo programma di criptovaluta.
Aziende come Robinhood, Square Inc (NYSE:SQ) e Revolt operano da anni nel settore delle criptovalute; nel suo recente resoconto degli utili, Square ha riferito che la sua app Cash ha generato 306 milioni di dollari di ricavi in bitcoin.
In precedenza evitata da molti nel mondo finanziario tradizionale, la criptovaluta viene ora integrata nel modello di business delle aziende leader. Alla fine di settembre l’Office of the Comptroller of the Currency (OCC) ha pubblicato una lettera per illustrare la posizione giuridica sulle istituzioni finanziarie, come banche e associazioni di risparmio, che stanno cercando di offrire opzioni di risparmio in criptovaluta.
La lettera è stata scritta in risposta alla crescente domanda per questi prodotti, e ha chiarito che nel processo di offerta di questi servizi deve essere rispettata la legge; secondo l’OCC, le banche e altri fornitori di servizi devono imparare sempre più a sfruttare le nuove tecnologie e i modi innovativi per soddisfare le esigenze dei clienti.
Quali sono le prospettive per gli investitori in criptovaluta?
Fino a poco tempo fa, in assenza di regole chiare, la scelta delle piattaforme di scambio migliori e più sicure spettava agli investitori crypto; ora gli sviluppatori di queste piattaforme utilizzano approcci e linguaggi di programmazione diversi, che a volte hanno un impatto cruciale sulla sicurezza e la velocità complessive.
Iurev di iCoinSoft preferisce un approccio di tipo ‘compilato’, simile a quello utilizzato dal Nasdaq e da altre Borse tradizionali: “abbiamo scelto i linguaggi di programmazione compilati perché consentono di eseguire gli ordini in una frazione di secondo”, ha affermato Iurev; invece, le piattaforme basate su linguaggi di programmazione interpretati normalmente sono decine o addirittura centinaia di volte più lenti.
Un nuovo quadro giuridico potrebbe presto stimolare lo sviluppo delle piattaforme di scambio in criptovalute: due nuove proposte di legge introdotte al Congresso a settembre – il Securities Clarity Act e il Digital Commodity Exchange Act – potrebbero finalmente offrire maggiore chiarezza e protezione agli utenti delle commodity digitali.
Disclaimer: L’autore di questo articolo non ricopre incarichi pubblici o privati in nessuna delle società citate. Le aziende incluse in questo articolo sono state selezionate da varie fonti pubbliche, raccomandazioni e passaparola. Si prega di consultare il proprio consulente finanziario prima di investire in criptovalute, titoli azionari o società, in quanto possono comportare rischi per l’investitore medio. Questo articolo ha carattere informativo e non costituisce consulenza finanziaria.