Bill Gates è famoso per aver plasmato il mondo della tecnologia come cofondatore di Microsoft, ma anche lui ha avuto momenti di invidia, in particolare nei confronti del suo defunto rivale in affari Steve Jobs.
Durante un’intervista rilasciata nel 2020 al podcast Armchair Expert, Gates ha espresso la sua ammirazione per Jobs, sottolineando in particolare il carisma naturale del cofondatore di Apple.
“Era un mago nel motivare le persone”, ha detto Gates, aggiungendo: “Io ero un mago in tono minore, quindi non potevo cadere sotto i colpi dei suoi incantesimi, ma lo vedevo lanciare i migliori incantesimi”. Gates ha ammesso di essere “molto geloso” della capacità di Jobs di ipnotizzare le persone, una qualità che considerava fondamentale per il successo della leadership di Jobs.
L’ammirazione non si ferma qui. Gates ha definito Jobs un “genio”, sottolineando in particolare la sua capacità di riportare a galla Apple alla fine degli anni Novanta. Apple aveva avuto difficoltà prima del ritorno di Jobs nel 1997 e Gates è rimasto impressionato da ciò che ne è seguito. “E non c’è alcuna possibilità che ciò accada senza di lui”, ha detto. “Nessun altro può fare quello che ha fatto lui”.
Nonostante la loro ben nota rivalità commerciale, Gates ha sempre elogiato i risultati ottenuti da Jobs, attribuendogli spesso il merito della rinascita di Apple. Nelle sue stesse parole, Gates riconosce i suoi difetti, in particolare quando si tratta di essere socialmente abile. Se Jobs era in grado di incantare una stanza, Gates ha riconosciuto che per parlare in pubblico doveva impegnarsi molto.
Sebbene il rapporto tra i due abbia avuto alti e bassi, il loro rispetto reciproco era evidente.
Sebbene Microsoft e Apple fossero concorrenti, Gates non voleva eliminare o schiacciare Apple, anzi, investì nell’azienda. Nel 1997, Apple era sull’orlo del fallimento e Gates intervenne con un investimento di 150 milioni di dollari per salvare l’azienda. I due si sono presentati alla conferenza tecnologica D5 del 2007 e Jobs ha ricordato: “Apple era in guai molto seri. Apple era molto debole e così ho chiamato Bill e abbiamo cercato di sistemare le cose”.
Gates ha anche raccontato che i due hanno trascorso ore a ricordare il loro ultimo incontro prima che Jobs morisse. In seguito, Gates ha scritto una lettera a Jobs, lodando i suoi successi e riflettendo sul loro rapporto unico. In un’intervista al Telegraph, Gates ha ricordato di aver detto a Jobs di “sentirsi bene per quello che aveva fatto e per l’azienda che aveva costruito”. Ha anche ricordato di aver scritto dei figli di Jobs, che aveva avuto modo di conoscere nel corso degli anni.
Sebbene la loro rivalità sia ampiamente nota, i commenti di Gates evidenziano il suo profondo rispetto per Jobs, in particolare per la sua straordinaria capacità di ispirare gli altri. L’influenza di Jobs si estendeva oltre la Apple, lasciando un segno in tutti coloro che incrociavano il suo cammino, anche nei suoi concorrenti.
Il sentimento era reciproco. Dopo la morte di Jobs, Gates ha ricevuto una telefonata dalla moglie di Jobs, Laurene, che gli ha detto che Jobs aveva apprezzato la lettera e la teneva accanto al letto, secondo quanto riportato da CBS News.
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