La startup di camion a guida autonoma Kodiak Robotics ha rilasciato un rapporto di autovalutazione sulla sicurezza lungo 49 pagine, con il quale mira a dimostrare il proprio impegno per la sicurezza pubblica e a fornire un ritratto dettagliato di come l’azienda programmi e gestisca i suoi veicoli a guida autonoma.
“Crediamo che sia fondamentale iniziare il processo di spiegazione al grande pubblico non solo di come stiamo testando in modo sicuro i nostri veicoli, ma di come dimostreremo, in modo matematico e con un linguaggio semplice, che i nostri veicoli sono completamente sicuri anche senza una persona al volante”, hanno dichiarato i co-fondatori di Kodiak, Paz Eshel e Don Burnette, in una lettera di introduzione al rapporto.
Un numero sempre crescente di compagnie di mezzi di trasporto a guida autonoma sta testando i propri veicoli su strade pubbliche, e il governo federale ha chiesto alle startup e ai produttori riconosciuti di delineare chiaramente come stanno sviluppando e applicando le loro tecnologie.
Ad oggi, 20 società di guida autonoma hanno presentato i propri rapporti di sicurezza, secondo la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA). Oltre a Ford Motor Company (NYSE:F), General Motors Company (NYSE:GM) e altre case automobilistiche, anche TUSimple e Ike hanno depositato documenti in cui descrivono i loro sistemi e i loro approcci.
Guida difensiva
Fondata nel 2018, Kodiak è una delle numerose startup di autotrasporti che cercano di automatizzare i trasporti a lungo raggio. Oltre a sviluppare la tecnologia, l’azienda opera anche come vettore, e attualmente trasporta merci commerciali tra Dallas e Houston.
Nella sua valutazione della sicurezza, rilasciata l’11 giugno insieme a una serie di interventi sul blog di Medium, il team spiega perché si concentra sulla “guida strutturata in autostrada” — e non sulla guida urbana — e su come i suoi sistemi, progettati specificamente per i camion pesanti, garantiscano un ambiente di guida sicuro per tutti.
“Ottimizziamo la nostra guida per la sicurezza, non per il comfort: agli asciugamani di carta non importa se saranno sballottati un po’, ma un compagno di viaggio si aspetta una guida fluida”, ha dichiarato l’azienda.
Tra gli argomenti trattati nel rapporto c’è una discussione su quante delle tecnologie sviluppate da Kodiak imitino il modo di guidare degli esseri umani.
C’è un caso in particolare: i veicoli a guida autonoma di solito dipendono da mappe altamente dettagliate, create nel corso di decine di percorsi di mappatura. Ma incorporata nel «Kodiak Driver» c’è la capacità di rispondere a segnali visivi, come ad esempio le segnalazioni di corsia, anche quando la mappa non riflette ciò che vede sulla strada. Tale sistema consente al veicolo di rispondere a eventi imprevisti sulla strada, come per esempio la presenza di cantieri.
L’azienda definisce questo approccio “percezione prima dei precedenti — cioè Kodiak Driver si fida dei suoi occhi, non della sua memoria, e crediamo che questo rappresenti un significativo passo avanti per l’industria dei veicoli a guida autonoma”.
Per tranquillizzare
Enfatizzare la sicurezza è diventato una priorità assoluta per le aziende produttrici di veicoli a guida autonoma, poiché i sondaggi continuano a dimostrare che molti consumatori continuano ad essere scettici nei confronti di questo tipo di prodotti.
L’ultima critica alla guida autonoma è arrivata sotto forma di uno studio pubblicato la scorsa settimana dall’Insurance Institute for Highway Safety (IIHS), che mostra come i veicoli autonomi potrebbero prevenire soltanto un terzo circa di tutti gli incidenti, escludendo tuttavia alcune affermazioni di attori del settore, secondo i quali l’autonomia produrrà drastici benefici per la sicurezza.
Alla domanda su questo studio, Burnette, amministratore delegato di Kodiak, ha risposto a FreightWaves in un’e-mail che non lo ha valutato nei minimi dettagli. Tuttavia ha ribadito l’impegno di Kodiak per la sicurezza, dicendo che l’azienda non implementerà la sua tecnologia fino a quando non sarà in grado di “dimostrare in modo completo” che la guida di Kodiak Driver sia più sicura di quella del camionista umano medio.
“Continueremo a migliorare la sicurezza dei nostri camion per i decenni a venire”, ha aggiunto Burnette.
Tra gli altri argomenti trattati dal rapporto Kodiak ci sono la sicurezza informatica, la conformità normativa e l’ingegneria dei sistemi.