Lasciate che vi dica qualcosa su Warren Buffett che potrebbe scioccarvi.
Avete presente tutte quelle citazioni di Buffett che si vedono in giro e che parlano di comprare aziende meravigliose a prezzi equi e di possederle per sempre? Quelle che vengono condivise all’infinito sui social media da persone che pensano di essere dei guru degli investimenti perché hanno comprato delle azioni Apple?
Eccovi la verità: non è così che Warren è diventato ricco.
Ora non fraintendetemi. Acquistare grandi aziende a prezzi ragionevoli è una strategia fantastica, se si dispone di miliardi di dollari come la Berkshire Hathaway oggi. Ma per noi comuni mortali che cerchiamo di costruire ricchezza nel mercato azionario, sarebbe meglio seguire il Warren Buffett degli anni Cinquanta e Sessanta.
Il giovane Warren Buffett ha imparato il mestiere dal nonno del value investing, Ben Graham, alla Columbia University. Poi andò a lavorare per Graham alla Graham-Newman, dove si sporcò davvero le mani con il value investing. E lasciatemi dire che all’epoca non cercava aziende meravigliose, ma azioni a buon mercato di società solide che Wall Street aveva gettato nel cestino delle occasioni.
Ho trascorso innumerevoli ore a leggere le lettere di Buffett dal 1957 al 1970 e sono una miniera d’oro di saggezza sugli investimenti. Ci mostrano esattamente come ha costruito la sua fortuna iniziale e, soprattutto, come possiamo applicare questi stessi principi oggi.
I quattro modi in cui Buffett ha guadagnato davvero i suoi soldi
Buffett ha suddiviso i suoi investimenti in quattro categorie distinte, la cui comprensione è fondamentale se si vuole seguire le sue orme:
1. L’approccio del proprietario privato
Questo era il pane quotidiano di Buffett. Individuava le società che costavano pochissimo rispetto al loro valore effettivo e le comprava come se le dovesse possedere per sempre. Non era alla ricerca di risultati trimestrali positivi o di momentum, ma di aziende reali che si vendevano a un prezzo inferiore al loro valore.
2. L’investimento in attività relativamente sottovalutate
Non si trattava di occasioni da urlo come quelle della prima categoria, ma si trattava comunque di aziende che venivano scambiate al di sotto del loro valore intrinseco. Pensate all’acquisto di banconote da 70 centesimi invece che da 50 centesimi. Non è così sexy, ma è comunque redditizio se si è pazienti.
3. L’investimento in situazioni di turn-around
È qui che Buffett ha dato prova della sua creatività. Trovava situazioni speciali – fusioni, scorpori, riorganizzazioni – in cui poteva guadagnare indipendentemente dall’andamento del mercato. È come trovare una banconota da 20 dollari per strada: non importa se quel giorno il mercato azionario è in rialzo o in ribasso.
4. Il gioco del controllo
Qui le cose si fanno davvero interessanti. A volte Buffett acquistava una quantità di azioni tale da influenzare le decisioni dell’azienda. Prendiamo la storia di Dempster Mill: acquistò una quota di controllo in una società che veniva venduta a 18 dollari e che aveva un valore contabile di 72 dollari. È come comprare un dollaro per un quarto di dollaro!
Il caso Dempster Mill: un caso di studio in investimento di valore
Lasciate che vi parli di Dempster Mill, perché illustra perfettamente come Buffett operava all’epoca. Non si trattava di un’azienda meravigliosa con grandi marchi e alti rendimenti sul capitale. Era una vecchia e noiosa azienda che produceva mulini a vento e attrezzature agricole in Nebraska.
Ma la cosa più bella è che veniva scambiata a 18 dollari per azione, quando il suo valore contabile era di 72 dollari. È il tipo di sconto che fa gola agli investitori di valore. Buffett accumulò lentamente azioni fino a possedere oltre il 70% della società. A quel punto ha introdotto un nuovo management, ha fatto piazza pulita e ha quasi triplicato il suo denaro.
È stato bello? No. È stato facile? Assolutamente no. Ma è stato redditizio, e questo è ciò che conta in questo settore.
L’opportunità American Express
A volte il mercato ti consegna un regalo avvolto in titoli di giornale di cattivo gusto. Questo è esattamente ciò che accadde con l’American Express durante lo scandalo dell’olio d’insalata del 1963. Tutti pensavano che AmEx stesse andando a picco a causa di una massiccia frode riguardante le ricevute di magazzino dell’olio di soia (sì, davvero).
Il titolo crollò del 50%, attirando l’attenzione di Buffett. Buffett fece le sue ricerche, capì che il core business era solido come una roccia e investì 13 milioni di dollari. Non si trattava solo di un’operazione di acquisto di un sigaro, ma di una grande azienda quando tutti gli altri stavano scappando.
Le conclusioni
Ecco cosa conta davvero: Buffett ha dichiarato più volte che se oggi gestisse somme minori, tornerebbe a investire come faceva ai tempi della partnership. Questo dovrebbe dirvi qualcosa di importante.
Per gli investitori privati come noi, è possibile guadagnare una fortuna seguendo il manuale originale di Buffett. Cercate aziende solide che vengono negoziate con forti sconti rispetto al loro valore intrinseco. Trovate situazioni speciali in cui potete guadagnare indipendentemente dalle condizioni di mercato. E quando il mercato occasionalmente offre un’ottima azienda a un prezzo di saldo a causa di problemi temporanei, fate marcia indietro.
La verità è che non è necessario trovare la prossima Amazon per fare soldi in borsa. Basta trovare cose che valgono un dollaro e comprarle a 50 centesimi. È così che Warren si è arricchito. Ricordate, il mercato azionario è semplicemente un meccanismo per trasferire denaro dagli impazienti ai pazienti.
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