Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lasciato intendere che il suo contributo agli Accordi di Abramo potrebbe potenzialmente renderlo un degno candidato al Premio Nobel per la Pace.
Cosa è successo
Durante un incontro con il Primo Ministro norvegese Jonas Gahr Støre nello Studio Ovale tenutosi giovedì, Trump ha alluso alla possibilità che altre nazioni aderiscano agli Accordi di Abramo.
Questo importante accordo, firmato durante la sua prima presidenza, ha portato alla normalizzazione delle relazioni tra Israele e quattro Paesi arabi.
Quando gli è stato chiesto se potesse essere candidato al Premio Nobel per la pace, Trump ha risposto: “Non voglio anticipare i tempi, ma si dice per gli accordi di Abramo”, ha riferito il National Desk.
Il Presidente ha anche preso di mira il suo successore, il Presidente Biden, affermando: “Abbiamo quattro [Paesi] e Biden non ha fatto nulla anche su questo”.
“Sono gli stessi quattro, ma sono grandi Paesi, sono stati coraggiosi e hanno funzionato molto bene”, ha aggiunto.
Perché è importante
Gli accordi di Abramo sono stati firmati alla Casa Bianca nel 2020, con gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein come primi firmatari, seguiti da Marocco e Sudan. Nonostante i tentativi dell’ex presidente Joe Biden di estendere gli accordi all’Arabia Saudita, i progressi si sono fermati a causa della guerra a Gaza. Il genero di Trump, Jared Kushner, ha svolto un ruolo cruciale negli accordi di Abramo, ma in seguito ha preso le distanze dall’influenza politica del Presidente.
Il Presidente degli Stati Uniti è stato nominato quattro volte per il Premio Nobel per la pace grazie al suo ruolo nel facilitare gli Accordi di Abramo. Nel 2020, il legislatore norvegese Christian Tybring-Gjedde ha candidato Trump al premio, mentre nel 2025 il deputato Darell Issa, vicepresidente della Commissione Affari Esteri, ha proposto il nome di Trump per lo stesso motivo.
Trump, ora al suo secondo mandato, si è impegnato a rilanciare gli sforzi per espandere questi trattati. Il suo primo grande viaggio all’estero è previsto per il mese prossimo, dove visiterà l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e il Qatar. Si prevede che gli accordi di Abramo saranno un punto chiave di discussione durante questo viaggio.
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Foto: Shutterstock
