Quest’estate, il 53% degli americani ha in programma di concedersi vacanze di piacere, un dato in aumento rispetto al 48% del 2024, secondo un nuovo report di Deloitte.
Deloitte ha condotto due round dell’indagine: il primo a fine marzo, prima dell’annuncio delle nuove tariffe del Presidente Donald Trump, e il secondo a metà aprile, dopo l’entrata in vigore dei dazi. Sebbene alcuni piani siano rimasti immutati, come il numero di viaggi e la loro durata, il secondo round di sondaggi ha rivelato che gli americani intendono spendere meno per le loro vacanze, alla luce dei timori di recessione.
Inizialmente, il budget annuale per i viaggi estivi avrebbe dovuto crescere del 21% anno su anno, raggiungendo i 4.967 dollari. Nel secondo round, tuttavia, i viaggiatori hanno dichiarato di voler spendere solo 4.606 dollari per le vacanze, un aumento del 13% rispetto all’anno precedente.
Inoltre, la spesa prevista per i viaggi “da sogno” – quelli che rientrano nella lista dei desideri o che celebrano un’occasione speciale – è diminuita da 3.987 a 3.417 dollari per viaggio, un aumento di appena l’1% rispetto all’anno scorso.
“Vediamo ancora una stagione estiva forte, ma forse con un approccio più frugale“, ha dichiarato a CNBC Kate Ferrara, responsabile del settore trasporti, hospitality e servizi di Deloitte.
Gli intervistati hanno riferito di voler modificare la durata del viaggio, la spesa a destinazione, il tipo di alloggio e la classe del biglietto aereo per rendere le loro vacanze più economiche. Ad esempio, il numero medio di viaggi che gli intervistati hanno in programma quest’estate è 3.1, ma i brevi break di tre notti o meno costituiscono una parte consistente di queste vacanze pianificate. Allo stesso modo, il 24% dei viaggiatori prevede di alloggiare presso familiari o amici durante le vacanze, e il 19% intende raggiungere le proprie destinazioni in auto anziché in aereo.
“La radice di tutti i nostri trucchi per risparmiare quest’estate è la flessibilità“, ha detto a CNBC Hailey Berg, economista di punta del sito di viaggi Hopper.
La spesa prevista per i viaggi non è nemmeno uguale tra tutti i livelli di reddito e le generazioni, ha rilevato Deloitte. Chi guadagna oltre 100.000 dollari rappresenta ora il 49% dei vacanzieri, in aumento rispetto al 44% del 2024. I redditi medi, che guadagnano tra 50.000 e 100.000 dollari all’anno, sono diminuiti dal 37% al 33% dei vacanzieri, mentre coloro che guadagnano meno di 50.000 dollari sono rimasti sostanzialmente invariati, diminuendo solo dell’1% dal 19% al 18%.
I Millennial e la Generazione X rappresentano all’incirca la stessa quota di viaggiatori estivi dell’anno scorso, rispettivamente il 29% e il 24%, mentre il numero di appartenenti alla Generazione Z è aumentato, mentre i Boomer iniziano a rallentare, secondo il sondaggio.
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