Il presidente francese Emmanuel Macron deve affrontare un test critico lunedì, mentre Parigi vede violente proteste in risposta alla riforma delle pensioni.
Cosa è successo
L’Assemblea nazionale francese dovrebbe esaminare le mozioni di sfiducia presentate giovedì dopo che il governo di Macron ha aggirato il parlamento per far passare una riforma delle pensioni profondamente impopolare.
Ciò è avvenuto giorni dopo che migliaia di francesi sono scesi in strada per protestare contro la riforma delle pensioni. Le nuove riforme hanno dato il via ai disordini che durano ormai da tre notti e svariate manifestazioni nella capitale e in tutto il paese, che ci fanno tornare alle proteste dei Gilet Gialli del 2018 per i prezzi del carburante.
L’ufficio di Macron ha riferito all’Afp che il presidente francese spera che «il testo sulle pensioni possa concludere il suo viaggio in modo democratico».
È improbabile che i voti di lunedì facciano cadere Macron a meno che non si formi un’alleanza a sorpresa di tutte le altre parti, ha riferito France24.
Cosa c’è nella nuova riforma delle pensioni
I piani di revisione del governo Macron vedono aumentare l’età pensionabile da 62 a 64 anni. Il governo ha sostenuto che ciò è essenziale per garantire che il sistema non fallisca.
Le proteste sono scoppiate quando Macron ha ordinato al primo ministro francese Elisabeth Borne di invocare i poteri speciali previsti dalla costituzione per evitare il voto nella camera bassa.