Il principale organo di politica finanziaria cinese ha promesso di garantire la stabilità nei mercati dei capitali, sostenere le quotazioni azionarie all’estero, risolvere i rischi relativi alle società di sviluppo immobiliare e completare il giro di vite sulle big tech “il prima possibile”, riferisce Bloomberg.
Yi Gang, governatore della People’s Bank of China, ha aggiunto che la banca centrale contribuirà ad attuare queste politiche, così come l’autorità di vigilanza bancaria.
Le dichiarazioni riflettono l’urgenza della Cina di portare stabilità mentre il Paese combatte con il rallentamento economico, il COVID-19 e la crisi tra Russia e Ucraina, con solo un paio di mesi mancanti alle elezioni.
Il 16 marzo, alla chiusura delle contrattazioni a Hong Kong, l’indice Hang Seng China Enterprises era in rialzo del 12,5%, registrando la sua giornata migliore da ottobre del 2008.
Alibaba Group Holding Ltd (NYSE:BABA) è balzata del 27% e JD.com Inc (NASDAQ:JD) ha avuto un’impennata del 36%.
Nel periodo compreso tra il 1° e il 15 marzo, l’Hang Seng China ha lasciato sul terreno il 24%; anche dopo l’impennata del 16 marzo, l’indice risulta comunque in calo annuale di circa il 40%, segnando la sua peggiore performance globale.
I titoli cinesi negli Stati Uniti sono crollati del 75% rispetto ai massimi del 2021.
Il rendimento delle obbligazioni spazzatura cinesi in dollari è salito per la prima volta sopra il 27%. Anche lo yuan ha iniziato a sembrare vulnerabile: il 14 marzo lo slancio delle vendite nella valuta cinese ha raggiunto un’intensità record.
Movimento dei prezzi
All’ultimo controllo, nella sessione pre-market di mercoledì, le azioni BABA facevano segnare +20,1% a 92,20 dollari.
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