Venerdì mattina i prezzi del petrolio erano in lieve aumento nelle contrattazioni asiatiche, spinti dalle forniture scarse e dal dollaro debole; gli investitori intanto hanno spostato la loro attenzione sull’incontro programmato per la prossima settimana tra l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) e i suoi alleati, inclusa la Russia.
Movimento dei prezzi
Al momento della pubblicazione, i futures sul WTI erano in aumento dell’1,96% a 98,31 dollari al barile; i futures sul Brent segnavano +1,79% a 103,65 dollari al barile.
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I piani dell’OPEC+
Si ipotizza che durante l’incontro della prossima settimana l’OPEC+ possa mantenere invariata la produzione di petrolio per settembre; tuttavia sussistono possibilità di un lieve aumento, ha riferito Reuters.
Se confermata, tale eventualità deluderebbe il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden; questi aveva chiesto un aumento della produzione per contrastare l’elevata inflazione affrontata dal Paese.
Si prevede che entro agosto l’OPEC e i suoi alleati avranno pienamente perseguito la riduzione record della produzione messa in atto dallo scoppio della pandemia nel 2020.
Capacità petrolifera
Se l’organizzazione deciderà di aumentare la produzione, essa potrebbe comunque non essere all’altezza dei livelli promessi; molti produttori infatti hanno faticato a raggiungere gli obiettivi di produzione a causa della mancanza di investimenti nei giacimenti petroliferi, ha riferito Reuters. Alcune fonti del settore hanno anche sollevato dubbi sul fatto che la produzione di petrolio dell’Arabia Saudita possa raggiungere i livelli massimi dichiarati.
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