La scorsa settimana il pilota di rally italiano Piero Longhi ha raccontato su Instagram la sua esperienza alla guida della sua Tesla Model S. Longhi ha percorso circa 236.120 miglia con la sua Model S senza alcuna manutenzione in 6 anni.
Cosa è successo
Nonostante la lunga distanza percorsa, la Model S ha subito pochi interventi di manutenzione in questo lasso di tempo, a parte una recente sostituzione delle pastiglie dei freni anteriori, come ha scritto Longhi in un post.
“Onestamente non so quale sarà il futuro… e non voglio entrare in nessun dibattito sulle auto elettriche”, ha scritto Longhi, aggiungendo: “Sono davvero felice della mia Tesla”.
Perché è importante
Il post contribuisce ad alleviare le preoccupazioni relative alla manutenzione, alla riparazione e al mantenimento dei veicoli elettrici, soprattutto nel contesto di Tesla.
I costi di riparazione di Tesla sono stati spesso ritenuti superiori a quelli delle sue controparti con motore a combustibile tradizionale. Un recente rapporto investigativo sostiene addirittura che Tesla abbia incolpato i clienti per i guasti ai componenti anche se l’azienda di veicoli elettrici sapeva che questi erano difettosi.
A ottobre, Tesla è stata indagata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per aver potenzialmente esagerato con l’autonomia dei suoi veicoli elettrici.
Allontanamento dei noleggiatori
Negli ultimi mesi, diverse società di autonoleggio hanno annunciato che avrebbero eliminato gradualmente i veicoli Tesla dalle loro flotte, citando i costi di riparazione più elevati.
A ottobre, Hertz Global Holdings Inc (NASDAQ:HTZ) ha annunciato di voler ridurre l’acquisto di veicoli Tesla a causa dei maggiori costi di riparazione dei danni e delle collisioni per i veicoli elettrici rispetto ai tradizionali veicoli con motore a combustione, oltre che per il basso valore di rivendita.
Il CEO di Hertz, Stephen Scherr, ha dichiarato che l’azienda acquisterà invece veicoli elettrici da altri produttori con reti di fornitura di componenti consolidate a prezzi inferiori. Il più grande autonoleggio d’Europa, Sixt SE, ha fatto eco a sentimenti simili all’inizio di questo mese.