Al di là delle opinioni politiche personali, gli investitori esperti guardano alle elezioni presidenziali statunitensi del 2020 come al prossimo importante stimolo per il mercato azionario.
L’ultimo sondaggio nazionale del Wall Street Journal e della NBC News mostra che il candidato Democratico alla casa Bianca Joe Biden è davanti a Donald Trump di 9 punti percentuali. Anche se i sondaggi del 2016 si sono rivelati lungi dall’essere perfetti, a questo punto si ritiene quantomeno saggio considerare il potenziale impatto di una presidenza Biden su determinati titoli, settori e industrie.
Ryan Detrick, capo stratega di mercato di LPL Financial, ha recentemente delineato l’impatto che, secondo lui, una vittoria di Biden avrebbe sul mercato azionario.
Detrick ha affermato che i mercati hanno storicamente ottenuto risultati leggermente migliori con presidenti Democratici rispetto a quelli Repubblicani. Dal 1950 l’S&P 500 ha registrato un rendimento annuo medio del 10% durante le amministrazioni Repubblicane e uno del 15% sotto quelle Democratiche, secondo Detrick. Si tratta senz’altro di buon auspicio per l’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY).
I rischi con Biden Tuttavia Biden creerebbe sicuramente anche alcuni potenziali rischi con i quali gli investitori dovrebbero confrontarsi; Trump ha abbassato l’aliquota dell’imposta sulle società dal 35% al 21%, ma Biden ha promesso di riportarla al 28%. Detrick ha detto che i Democratici probabilmente avrebbero bisogno del controllo di entrambe le Camere del Congresso per ottenere l’approvazione di un aumento delle tasse.
A livello di tassazione personale, Detrick ha affermato che il più grande jolly di una presidenza Biden sarebbe probabilmente l’aumento delle tasse sui guadagni aziendali, il cui impatto varierebbe a seconda dei guadagni del singolo investitore.
Un altro potenziale esito negativo di un’amministrazione Biden potrebbe riguardare la regolamentazione; Trump ha infatti reso la deregolamentazione un fulcro della sua amministrazione, ma Detrick ha spiegato che Biden potrebbe incidere con particolare forza nei settori finanziario, energetico e sanitario.
Quali settori verrebbero impattati positivamente? Sebbene un’amministrazione Biden possa creare ostacoli commerciali per alcune aziende e settori, Detrick ha affermato che altri potrebbero invece avere dei vantaggi. La spesa per le infrastrutture sembra avere un sostegno bipartisan a Washington, anche se non è stata una priorità assoluta per Trump. I Democratici sono stati anche più aggressivi nei loro piani di stimolo economico legati all’emergenza COVID-19, e potrebbero fare di più anche per aiutare a sostenere i governi statali e locali.
In fin dei conti, Detrick ha chiarito che gli investitori non dovrebbero saltare alla conclusione che la fine dell’amministrazione Trump, a favore della crescita, equivarrebbe a un risultato negativo garantito per il mercato azionario.
“Le forze economiche tendono a dominare la politica, sebbene la politica conti ancora, e storicamente i mercati e l’economia hanno mostrato poca preferenza per una leadership Repubblicana o Democratica”, ha affermato Detrick.
“Sebbene vi siano rischi potenziali associati a tasse più elevate e a una maggiore regolamentazione e alcuni settori specifici cpotrebbero subire un impatto significativo dai cambiamenti delle politiche in atto, in generale per i mercati c’è la reale possibilità che le cose andranno come al solito”.
Il punto di vista di Benzinga Molti analisti ed esperti avevano previsto che una vittoria di Trump nel 2016 avrebbe destabilizzato il mercato azionario e creato il caos economico in tutto il mondo. In realtà, l’S&P 500 si è comportato relativamente bene durante i primi sei mesi delle ultime due amministrazioni, guadagnando l’8,8% sotto Trump e il 22,6% sotto Barack Obama.
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Joe Biden. Foto d’archivio Benzinga di Dustin Blitchok.