Mentre gli investitori rimangono vigili sulle recenti pressioni inflazionistiche e sulle loro implicazioni per la politica della Federal Reserve, Goldman Sachs ha offerto una prospettiva rassicurante sul futuro dell’economia statunitense.
L’economista David Mericle, a capo di questa previsione ottimistica, prevede una solida ripresa economica nel 2024, senza alcuna minaccia significativa da parte dell’inflazione.
La visione positiva sull’economista di Goldman Sachs
“Quest’anno prevediamo una crescita del PIL molto più forte rispetto al consenso, insieme a un calo significativo dell’inflazione PCE di base”, ha spiegato Mericle, ponendo le basi per tre potenziali tagli dei tassi della Federal Reserve già a partire da giugno.
Goldman Sachs prevede un tasso di crescita del PIL del 2,5% per l’intero anno 2024, superando nettamente la stima di consenso dell’1,4%.
Secondo Mericle, “il potenziale dell’economia dal lato dell’offerta continuerà probabilmente a crescere un po’ più velocemente del solito quest’anno, grazie all’elevata immigrazione che incrementa la crescita della forza lavoro”. Questo fattore demografico dovrebbe impedire un peggioramento dell’equilibrio tra domanda e offerta, un aspetto fondamentale per mantenere la stabilità economica.
Anche l’eventualità di una contrazione del mercato del lavoro non dovrebbe influenzare drasticamente i tassi di inflazione, ha spiegato Mericle.
Goldman Sachs individua due principali forze disinflazionistiche per il 2024. Mericle prevede un forte calo dell’inflazione dei beni rifugio, che dovrebbe diminuire di oltre due punti percentuali da dicembre 2023 a dicembre 2024, il che potrebbe ridurre l’inflazione PCE core di circa 35 punti base.
Inoltre, la risoluzione delle interruzioni della catena di approvvigionamento e la ricostituzione delle scorte, insieme all’aumento della concorrenza, dovrebbero invertire gli effetti della scarsità.
Una posizione cauta sulle aspettative del mercato azionario
Sebbene le previsioni macroeconomiche appaiano favorevoli, gli analisti di Goldman Sachs David J. Kostin e Ben Snider forniscono una visione più moderata a livello microeconomico, in particolare per quanto riguarda l’imminente stagione degli utili dell’S&P 500. “I 10 titoli più importanti registreranno vendite pari a quelle dell’anno scorso.
“I 10 titoli più importanti registreranno una crescita delle vendite e dell’EPS rispettivamente del +15% e del +32%, contro il +2% e il -4% dei restanti 490 componenti dell’indice”, hanno dichiarato gli analisti in una nota.
Gli esperti hanno avvertito che l’elevatissima concentrazione azionaria, che ricorda l’epoca della bolla tecnologica, potrebbe potenzialmente innescare volatilità e rischi in futuro, soprattutto se le aspettative di crescita degli utili non saranno soddisfatte.
Le previsioni a 12 mesi di Goldman Sachs per l’S&P 500 sono relativamente caute e prevedono che l’indice chiuda a 5.200 punti nel 2024, rispecchiando gli attuali livelli di mercato.
L’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) è salito del 10% dall’inizio dell’anno e del 26% dal minimo di ottobre.
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Immagine: Shutterstock