I prezzi dell’argento hanno raggiunto il minimo biennale poiché la domanda industriale da parte della Cina; questo poiché il principale consumatore mondiale del metallo prezioso, resta bassa a seguito delle rigide restrizioni anti-Covid adottate nel Paese.
Movimento dei prezzi
Lunedì i futures sull’argento scambiavano a 18,51 dollari per oncia troy; si tratta di un calo del 32% rispetto ai massimi registrati a marzo di quest’anno e abbastanza vicino al livello più basso osservato da luglio 2020, raggiunto all’inizio di questo mese.
La dinamica del mercato
Quasi la metà dell’offerta globale di argento viene consumata per usi industriali dai settori legati, ad esempio, ai componenti automobilistici e all’elettronica; gli esperti hanno indicato che la domanda proveniente da questi settori è destinata a diminuire ulteriormente. Anche i timori di una recessione a seguito di rialzi aggressivi dei tassi da parte della Federal Reserve hanno indebolito il sentiment.
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Posizioni long e short
Secondo Nikkei Asia, alla data del 12 luglio le posizioni short dei grandi trader erano costituite da circa 50.000 contratti, segnando un massimo di 32 mesi dopo un rialzo di tre settimane consecutive. Le posizioni di acquisto sono crollate ai minimi triennali, appena sopra i 3.000 contratti su base netta.
La dinamica della domanda
Quest’anno la domanda industriale di argento è destinata a crescere del 6% a 16.783 tonnellate, secondo l’organizzazione di ricerca internazionale Silver Institute; il gruppo prevede una carenza di approvvigionamento di 2.224 tonnellate.
I prezzi dell’asset
Dall’inizio dell’anno, l’iShares Silver Trust (NYSE:SLV) ha avuto un calo di oltre il 19%, il ProShares Ultra Silver (NYSE:AGQ) ha perso più del 39% e l’abrdn Physical Silver Shares ETF (NYSE:SIVR) ha ceduto quasi il 19%.
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