Gli investitori sanno quanto possono essere volatili i mercati delle materie prime. Quando si tratta di futures sul petrolio greggio, c’è una bella differenza tra volatilità intraday e giornaliera.
Ad esempio, in base all’intervallo di lunedì (86,82-92,10 dollari), la fluttuazione di prezzo su un contratto è di 5,28 dollari. Ciò non include tutte le fluttuazioni intraday che possono comportare movimenti di 1-2 dollari nel giro di pochi minuti.
Tutti i riferimenti di prezzo in questo articolo si basano sul contratto del mese immediatamente successivo (contratto front-month) utilizzando i dati della piattaforma TradeStation.
Il quadro generale
Alcuni tecnici fissano il minimo del petrolio greggio, raggiunto durante la pandemia, a un numero negativo: -6,43 dollari, toccato ad aprile 2020. Secondo l’autore, si è trattato di un’anomalia indotta da un trading frenetico, in un momento in cui il mondo era in una fase di stallo.
Il minimo di aprile 2020 basato sui dati di TradeStation è di 5,12 dollari, ma la realtà è che il tempo speso sotto i 10 dollari ad aprile e maggio di quell’anno è stato breve. Una volta che il contratto ha dimostrato di poter tenere i 20 dollari a novembre 2020, in concomitanza con la riapertura delle attività a livello globale, il ritmo del rally è notevolmente accelerato.
Al rialzo, l’invasione russa dell’Ucraina a febbraio di quest’anno ha causato il panico da petrolio, spingendo il contratto front-month a 120,59 dollari. Quest’area è stata rivisitata a giugno. Finora il contratto di settembre è stato a doppia cifra per l’intero mese di agosto.
L’opinione dei professionisti
Durante l’intero rally del greggio, i contratti sono stati in backwardation rispetto al normale contango.
Contango e backwardation sono termini usati per definire la struttura della curva forward. Contango significa che il prezzo a termine di un contratto future è superiore al prezzo spot. Quando invece un mercato è in backwardation, il prezzo a termine del contratto future è inferiore al prezzo spot.
In parole povere, i professionisti ritengono che i prezzi elevati del greggio siano insostenibili a lungo termine; o l’offerta aumenterà o la domanda diminuirà, causando una riduzione dei prezzi.
I motivi della recente volatilità
Mentre gli investitori stanno cercando di capire se l’economia statunitense si stia dirigendo verso una recessione attesa da tempo, giungono forti indicazioni su un rallentamento dell’economia cinese.
Un declino simultaneo di entrambe le economie causerebbe senza dubbio una riduzione della domanda di petrolio, in un momento in cui l’offerta sta raggiungendo i massimi per trarre vantaggio dai prezzi relativamente alti espressi attualmente dal greggio.
Come evidenziato da alcuni importanti dati economici pubblicati ieri dalla Cina — che sono stati inferiori alle aspettative — il governo cinese sta abbassando i tassi di interesse nel tentativo di far ripartire la sua economia. A causa dei dati deboli, i futures sul greggio hanno raggiunto un nuovo minimo di cinque mesi e stanno tentando di rimbalzare.
Il prezzo del petrolio in futuro
In base alla premessa che i minimi pandemici del greggio sono stati artificialmente depressi e i massimi recenti sono stati artificialmente gonfiati, quale sarà il fair value del petrolio in futuro?
Per ora gli esperti continuano a scontare prezzi più bassi poiché la materia prima rimane in backwardation. Se gli spread tra i contratti del mese più vicino inizieranno a ridursi da uno sconto negativo di circa 1,50 dollari e si avvicineranno alla parità — o addirittura entreranno in contango — la tesi rialzista a lungo termine (con prezzi superiori ai 100 dollari) potrebbe essere convalidata.
Al momento, la minaccia di recessione globale e l’eventuale transizione dai combustibili fossili supportano la tesi ribassista sui futures del petrolio greggio.
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