È passato un po’ di tempo da quando i titoli ‘value’ (di valore) hanno sovraperformato i loro rivali ‘growth’ (di crescita). In effetti, negli ultimi dieci anni il fattore valore, un tempo amato dagli investitori, ha in gran parte ceduto il passo al fattore crescita, e con ampi margini.
Cosa è successo
Negli ultimi anni era diffusa la percezione secondo cui l’universo ‘value’ fosse sulla strada della ripresa, ma in realtà ha poi deluso spesso gli investitori. Questa volta potrebbe trattarsi di un caso diverso e il Direxion Russell 1000 Value Over Growth ETF (NYSE:RWVG) potrebbe costituire la soluzione migliore per sfruttare questa tendenza.
L’RWVG segue il Russell 1000 Value/Growth 150/50 Net Spread Index, un benchmark che non solo presenta una breve componente di crescita ma anche un’allocazione di tipo ‘value’ in ottica long.
“All’interno dei titoli a grande capitalizzazione il fattore ‘growth’ continua a mantenere a distanza quello ‘value’ di un margine sempre più ampio”, secondo Barron’s. “Con l’eccezione di piccole riduzioni inferiori al 5%, nel 2013 e nel 2016, il fattore ‘growth’ ha osservato un mercato rialzista durato 13 anni. In un ambiente con bassi tassi di interesse la crescita viene capitalizzata a multipli più elevati di utili, crescita e ricavi”.
Perché è importante
Molti settori con la designazione ‘growth’ – si pensi ai servizi di comunicazione e alla tecnologia, giusto per nominarne un paio – non sono considerati difensivi. Per altro verso, i fondi di valore solitamente presentano un mix più ampio di titoli ciclici e difensivi.
All’interno dell’RWVG, a causa dell’esposizione long al 150 del Net Spread, il fondo dedica oltre il 30% della propria ponderazione ai titoli del settore finanziario. Questo rappresenta qualche rischio, in quanto il settore arranca ed è afflitto da bassi tassi di interesse e da prospettive sfavorevoli per la crescita dei dividendi a breve termine. Al contrario, l’RWVG assegna oltre il 40% del suo peso ai settori dell’assistenza sanitaria, dei beni di prima necessità e dei servizi di pubblica utilità, ovvero i tre settori più difensivi.
L’aumento dei tassi di interesse ha da sempre favorito i titoli di valore, ma quest’anno tale tendenza non è da tenere lontanamente in considerazione e quindi è probabile che la ripresa del fattore e il potenziale rialzo per l’RWVG dipenderanno dal rimbalzo dell’economia.
Cosa potrebbe succedere
Un altro aspetto da considerare quando si parla delle prospettive a breve termine dell’RWVG è l’estrema differenza tra valore e crescita. Il rapporto Russell 1000 Value/Russell 1000 continua a precipitare, il ché significa che il valore sta diventando più economico mentre la crescita sta diventando più costosa.
Tale situazione può persistere per lunghi periodi, pertanto potrebbe essere necessario del tempo prima che il rapporto si restringa, ma se ciò avvenisse prima del previsto, l’RWVG potrebbe rappresentare un’idea avvincente in questo contesto. A questo punto, per tornare al precedente massimo a 52 settimane, il fondo Direxion deve guadagnare quasi il 50%, indicando perciò che da qui in avanti ci potrebbe essere un sostanziale rimbalzo.