Il Bureau of Labor Statistics ha pubblicato venerdì un rapporto eccezionalmente solido sul mercato del lavoro, evidenziando l’impressionante capacità di tenuta del mercato del lavoro statunitense a fronte di tassi di interesse elevati.
Cos’è successo
Le buste paga non agricole sono salite a 336.000 unità a settembre, il livello più alto da gennaio, superando notevolmente le aspettative di 170.000 unità. Questa cifra rappresenta anche un aumento rispetto ai 227.000 dati rivisti di agosto, che hanno visto una revisione al rialzo di 40.000 unità.
Il tasso di disoccupazione è rimasto al 3,8%, leggermente inferiore al 3,7% previsto. La crescita dei salari ha mantenuto un ritmo mensile dello 0,2%, in linea con il mese precedente e appena al di sotto delle previsioni del mercato che prevedevano un aumento dello 0,3%. In termini annuali, la retribuzione oraria media è aumentata del 4,2%, il ritmo più lento dal giugno 2021 e al di sotto delle previsioni di mercato del 4,3%.
Perché è importante
Una crescita dell’occupazione superiore alle attese segnala la tenuta del mercato del lavoro statunitense, che mantiene l’attenzione della Federal Reserve sulla lotta all’inflazione. Poiché l’economia si dimostra sempre più solida, la banca centrale statunitense potrebbe lasciare aperta la porta a un ulteriore rialzo dei tassi d’interesse quest’anno e mantenere un atteggiamento da falco, indicando l’impegno a mantenere tassi d’interesse più elevati per un periodo prolungato.
Reazioni del mercato: I rendimenti dei titoli del Tesoro salgono alle stelle, il dollaro si rafforza, mentre le azioni temono un rialzo della Fed
Il rendimento del titolo del Tesoro a 30 anni ha superato il 5%, toccando il livello più alto dal luglio 2007. Anche il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è aumentato notevolmente, superando la barriera del 4,80%.
Grafico: rendimenti a 30 anni superano il 5%, il più alto degli ultimi 16 anni
Il dollaro americano ha ripreso il suo rally, salendo dello 0,3% dopo il calo dello 0,4% di giovedì. Le azioni sono tornate in rosso, appesantite dalle rinnovate preoccupazioni per un ulteriore rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
L’indice di volatilità CBOE (VIX), spesso indicato come l’indicatore di paura del mercato, è aumentato del 5%, flirtando ancora una volta con il livello 20.
L’S&P 500, monitorato dal fondo SPDR S&P 500 Trust (NYSE:SPY), è sceso dello 0,7% all’apertura di venerdì a Wall Street. Il Nasdaq 100, replicato dall’Invesco QQQ Trust (NASDAQ:QQQ), è sceso dello 0,9%.
Tesla Inc. (NASDAQ:TSLA) è stato il titolo meno performante tra i “magnifici 7”, con un calo del 3%.
Tutti i settori dell’S&P 500 hanno registrato perdite, con il Utilities Select Sector SPDR Fund (NYSE:XLU) che ha subito il calo più marcato, scendendo del 2,3%.
Il greggio ha ripreso slancio, con il WTI in rialzo dello 0,6% a 82 dollari al barile. L’oro è rimasto piatto a 1.820 dollari/oz, sotto la pressione dei rendimenti elevati del Tesoro.
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