In seguito alla rivolta nella Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Fitch Ratings rimane saldo nella valutazione del credito del paese. Una possibile chiusura del governo degli Stati Uniti a seguito della rimozione del rappresentante degli Stati Uniti Kevin McCarthy come presidente della Camera non avrà alcun impatto sul rating di credito della nazione, ha dichiarato Fitch mercoledì.
Dopo la rimozione di McCarthy dalla leadership a seguito di una rivolta dei repubblicani più conservatori per l’accordo con i democratici volto ad evitare uno shutdown, Bloomberg ha riportato la posizione di Fitch sulla questione. Gli analisti, tra cui quelli di Goldman Sachs, hanno riferito che lo sviluppo politico potrebbe aumentare le possibilità di uno shutdown dopo la scadenza del finanziamento temporaneo il prossimo mese.
Richard Francis, co-capo del rating sovrano delle Americhe di Fitch, ha riferito a Bloomberg che le tensioni politiche durante le negoziazioni di finanziamento del governo sono destinate a persistere, e potrebbero portare a uno shutdown entro la fine dell’anno.
Tuttavia, ha sottolineato che anche se questo dovesse verificarsi nel breve termine, non avrebbe alcun impatto sulla valutazione sovrana “AA+/Stabile” degli Stati Uniti da parte di Fitch.
Tutti gli occhi su Moody’s
In precedenza, Fitch aveva declassato il rating di credito degli Stati Uniti da AAA a AA+ ad agosto.
La società ha indicato come causa il “costante deterioramento” degli standard di governance negli ultimi due decenni, in particolare per quanto riguarda le questioni fiscali e del debito.
I titoli del Tesoro degli Stati Uniti sono stati venduti in modo consistente in risposta al rating di Fitch, con il fondo iShares 20+ Year Treasury Bond ETF (NASDAQ:TLT) che è sceso di oltre il 10% dall’inizio di agosto.
Al contrario, S&P Global Ratings e Moody’s Investors Service Inc. hanno scelto di rimanere in silenzio sul cambiamento di leadership della Camera.
Moody’s, ora l’unica grande agenzia di rating che ancora dà agli Stati Uniti un rating elevato, ha avvertito a settembre che la sua fiducia sta vacillando alla luce di una possibile chiusura del governo.
Secondo la valutazione di Moody’s, uno shutdown attirerebbe infatti l’attenzione sulla debolezza delle istituzioni e della governance degli Stati Uniti rispetto ad altri governi con rating elevato.
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