Kim Kardashian, star del reality, non è riuscita a convincere il giudice ad archiviare la causa che la vede protagonista, con l’accusa di aver ingannato gli investitori promuovendo falsamente la criptovaluta EthereumMax (EMAX).
Cosa è successo
Secondo Bloomberg, i documenti del tribunale mostrano che il giudice distrettuale statunitense Michael Fitzgerald di Los Angeles ha stabilito lo scorso martedì che la Kardashian aveva pubblicizzato in maniera ingannevole i token digitali attraverso post sui social media in cui sosteneva che EMAX sarebbe stato accettato come pagamento per la prenotazione di tavoli in alcuni locali notturni.
Il giudice ha respinto le argomentazioni degli avvocati della Kardashian secondo cui avrebbe dovuto respingere le richieste di risarcimento per pubblicità ingannevole, affermando che gli investitori avevano adeguatamente affermato che i post erano “letteralmente falsi”.
Gli investitori hanno citato in giudizio anche diversi co-fondatori e consulenti di EMAX, oltre ai promotori delle celebrità.
Il giudice ha respinto le richieste di risarcimento nel novembre 2021, affermando che c’erano “molte cose sbagliate nel caso”.
Tuttavia, nella sentenza di martedì, composta da 84 pagine, ha osservato che gli avvocati degli investitori hanno “sanato ad arte” alcune carenze del loro precedente reclamo, dando loro un’ulteriore opportunità di affrontare le lacune rimanenti in alcune richieste.
Perché è importante
Nell’ottobre del 2021, la Securities and Exchange Commission (SEC) ha annunciato che la Kardashian ha accettato di pagare 1,26 milioni di dollari per risolvere le accuse di aver violato le norme statunitensi promuovendo EMAX senza rivelare di essere stata pagata 250.000 dollari per pubblicare sul suo account Instagram un post sul token.
La Kardashian ha risolto senza ammettere o negare le accuse della SEC.