Gli aggiustamenti dell’indice dei prezzi al consumo per l’ultimo trimestre del 2023 sono rimasti invariati al 3,3%, secondo quanto dichiarato venerdì dal Bureau of Labor Statistics.
Ci sono state piccole revisioni nei tassi mese su mese, che nel complesso mostrano un accenno di stabilità mentre i mercati si preparano per l’annuncio dell’IPC di gennaio la prossima settimana.
- Aggiustamento dell’IPC di dicembre: L’IPC di dicembre è stato leggermente corretto con un aumento dello 0,2%, in calo rispetto al dato preliminare dello 0,3%.
- Revisioni di novembre e ottobre: Il mese di novembre ha visto una revisione al rialzo allo 0,2% rispetto allo 0,1% iniziale, mentre i dati di ottobre sono stati corretti allo 0,1% dopo essere stati precedentemente riportati come invariati.
- IPC del quarto trimestre stabile: L’IPC è rimasto invariato con un aumento annualizzato del 3,3% nel quarto trimestre del 2023.
Guardando al futuro: IPC di gennaio, implicazioni per il mercato
Mentre l’attenzione si rivolge al report sull’IPC di gennaio, previsto per il 13 febbraio, gli analisti prevedono una significativa decelerazione del tasso d’inflazione annuale dal 3,4% al 3% di dicembre. Il calo previsto è attribuito alla riduzione dei costi energetici e all’elevato effetto base dell’anno precedente.
Si prevede che il tasso di inflazione di base annuale subirà un calo marginale dal 3,9% al 3,8%.
Reazioni del mercato
Le probabilità implicite nel mercato sono rimaste sostanzialmente stabili dopo le revisioni dell’IPC, suggerendo una probabilità dell’80% che la Federal Reserve mantenga l’attuale tasso sui fed funds a marzo. Inoltre, c’è una probabilità del 66% di un allentamento della politica entro maggio, con previsioni che indicano fino a sei tagli dei tassi per un totale di 125 punti base entro la fine del 2024, secondo lo strumento FedWatch del CME Group.
In risposta alle revisioni dell’IPC, i rendimenti dei titoli del tesoro sono rimasti stabili, mentre i futures azionari statunitensi hanno registrato un rialzo nel trading pre-market. Giovedì l’indice S&P 500, rappresentato dall’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY), ha raggiunto una pietra miliare storica, toccando il livello di 5.000 e stabilendo nuovi massimi storici.
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