La ristrutturazione della cucina da parte di una coppia nel 2019 ha portato a una scoperta straordinaria, portando alla luce una collezione di 264 monete d’oro rare coniate tra il 1610 e il 1727, che sono state vendute all’asta per 754.000 pound, (equivalenti a 842.330 dollari).
La coppia, che ha scelto di rimanere anonima, ha scoperto il tesoro nascosto mentre rimuoveva il pavimento della cucina.
Si ritiene che l’impressionante collezione di monete d’oro inglesi appartenesse ai Fernley-Maisters, una famiglia di commercianti di spicco di Hull, nell’East Yorkshire, che aveva accumulato la sua ricchezza attraverso le attività commerciali nel Baltico, secondo BusinessInsider, che ha citato BBC News.
Spink & Son, la casa d’aste che ha gestito la vendita, ha riferito alla BBC che l’asta ha suscitato un notevole interesse internazionale. Collezionisti privati provenienti da tutto il mondo, tra cui Stati Uniti, Europa, Australia, Cina e Giappone, hanno partecipato con entusiasmo alla competizione in sede d’asta.
Il banditore Gregory Edmund ha condiviso la sua emozione con Insider: “Non ho mai visto una risposta all’asta del genere, e i risultati lo dimostrano, la mia stima provvisoria è stata battuta tre volte. Ha superato qualsiasi aspettativa e ha stabilito decine di record mondiali lungo il percorso”.
La moneta più ricercata della collezione, risalente al 1720, è stata venduta all’asta per 62.400 sterline (69.710 dollari). Spink & Son l’ha definita la moneta d’oro “Unbelievable Mint Error”, poiché è stata coniata durante il regno del re Giorgio I e presenta due code invece di una testa.
Le monete rare erano nascoste sotto uno strato di calcestruzzo e tavole da pavimento del XVIII secolo nella cucina della coppia. Edmund ha descritto la scoperta alla BBC come “120 anni di storia inglese nascosti in una pentola delle stesse dimensioni di una lattina di soda”.
Ha aggiunto: “La storia era straordinaria, ed è questo che ha portato al risultato incredibile. Spero solo che le persone ci pensino prima di far fuori i loro pavimenti, però”.
Foto: (Non le monete trovate) Shutterstock