Oggi pomeriggio si terrà a Bruxelles una riunione straordinaria dedicata specificatamente ai problemi legati alle fonti di energia ed ai loro prezzi.
Nonostante l’idea di imporre fin da subito un tetto massimo al costo del gas sembra stata momentaneamente accantonata, oggi sembra quasi che si respiri un nuovo clima sui mercati finanziari.
Si raffreddano le preoccupazioni sul gas
In realtà è da ieri che, in particolare, i timori legati alla questione del prezzo del gas sembrano essersi un pochino affievoliti.
Infatti il prezzo dei future sul gas europeo alla borsa di Amsterdam sono tornati ai livelli precedenti al boom di fine agosto, quando probabilmente si è formata una brevissima bolla speculativa dovuta al terrore che quest’inverno l’Europa avrebbe potuto rimanere a secco.
Ad esempio l’italiana ENI (BIT:ENI) ieri ha annunciato l’incremento delle proprie attività in Algeria, tanto da far ritenere a molti che il problema della carenza di gas dovuto alla chiusura dei rubinetti da parte della Russia stia iniziando lentamente a rientrare.
Il prezzo dei future sul gas rimane alto, ma in linea con quello di fine luglio, e questo indica chiaramente che la sfuriata di agosto ormai è alle spalle.
La reazione dei mercato
Sebbene non sia ancora chiaro cosa verrà deciso oggi pomeriggio a Bruxelles, i mercati europei oggi sembrano molto meno spaventati rispetto ai giorni scorsi, tanto che ad esempio l’indice FTMIB della borsa di Milano è tornato ai livelli di metà giugno, che corrispondono anche ai minimi di inizio marzo, ovvero poco dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.
Rispetto ai minimi del 2022, toccati a metà luglio, l’indice FTMIB ormai ha recuperato quasi il 9%.
La riunione di oggi sull’energia serve per elaborare una nuova strategia che dovrebbe essere presentata pubblicamente martedì prossimo dalla Commissione Europea presenterà, con le nuove proposte del cosiddetto “pacchetto energia“. Sono allo studio nello specifico cinque proposte tra cui il limite ai profitti delle società energetiche e per l’appunto il tetto sul prezzo di acquisto del gas.
Un ottimismo con ancora molte domande
Il verde di oggi sembra proprio scaturire dall’idea che sui mercati finanziari si sia diffondendo un leggero e cauto ottimismo, rispetto invece al pessimismo che ha dominato le ultime settimane.
Da un lato infatti sembra che il problema legato alla carenza di gas possa essere quantomeno arginato, sul breve e medio termine, se non addirittura risolto sul lungo periodo. Dall’altro finalmente la UE sembra pronta a prendere misure concrete per aiutare imprese e cittadini alla presa con aumenti dei costi difficilmente ammortizzabili.
Resta però da capire se tale leggera ventata di ottimismo sia realmente giustificata oppure no, ovvero se il problema legato nello specifico al costo del gas sia in qualche modo in fase di soluzione o se ci saranno ulteriori novità negative in tal senso nel futuro prossimo.
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