Ad aprile la Russia è diventata il quarto esportatore mondiale di petrolio verso l’India; i prezzi bassi infatti stimolano la domanda da parte di uno dei maggiori consumatori e importatori di petrolio al mondo, secondo i dati di Refinitiv.
I dati di tracciamento delle petroliere hanno mostrato che nel mese di aprile la quota di petrolio russo negli acquisti fatti dall’India è salita a una cifra record del 6%, attestandosi a 277.000 barili al giorno. A marzo i barili erano solo 66.000 circa, come riportato per la prima volta da Reuters.
Nello stesso periodo, il petrolio africano nelle importazioni complessive di petrolio dell’India è sceso a circa il 6% ad aprile dal 14,5% di marzo; la quota degli Stati Uniti invece è stata quasi dimezzata al 3%.
Le sanzioni occidentali contro la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina — soprannominata da Mosca “operazione speciale” — hanno spinto molti importatori di petrolio in tutto il mondo a evitare il commercio con Mosca, portando a uno sconto record del greggio russo.
Mentre molti acquirenti europei hanno acquistato volumi più elevati di petrolio africano e statunitense dall’inizio della guerra Russia-Ucraina, le compagnie indiane hanno continuato ad acquistare petrolio russo; la principale raffineria del Paese, Indian Oil Corp., il mese scorso ha acquistato il suo primo carico di petrolio russo Arco.
Si prevede che a maggio le importazioni di petrolio dell’India dalla Russia aumenteranno ulteriormente a circa 487.500 barili al giorno; le raffinerie indiane infatti hanno aumentato gli acquisti dal Paese governato da Vladimir Putin.
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