Proprio mentre OpenAI si sta riprendendo dalla questione del divieto in Italia, Samsung Electronics (OTC:SSNLF) avrebbe deciso di vietare l’uso dell’intelligenza artificiale generativa, incluso ChatGPT, da parte del suo personale.
Cosa è successo
Quasi un mese dopo la notizia che Samsung ha dovuto affrontare un problema relativo a una fuga di informazioni riservate, il gigante sudcoreano sta imponendo il divieto ai dipendenti di utilizzare i più diffusi strumenti di intelligenza artificiale generativa.
Ciò include ChatGPT di OpenAI, Google Bard di Alphabet Inc.(NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL) e Bing AI di Microsoft Corporation (NASDAQ: MSFT), ha riferito Bloomberg, citando una nota interna.
La società teme che la trasmissione di dati a piattaforme basate sull’intelligenza artificiale archiviate su server esterni possa portare a fughe di dati o divulgazioni non autorizzate ad altri utenti.
Le normative Samsung ora vietano l’uso di strumenti di intelligenza artificiale generativa sulle sue reti interne e su computer, tablet e smartphone di proprietà dell’azienda. Tuttavia, le regole non si applicano ai dispositivi di consumo come telefoni Android e laptop Windows.
«Ti chiediamo di attenerti diligentemente alle nostre linee guida sulla sicurezza e la mancata osservanza di tali linee guida potrebbe comportare una violazione o una compromissione delle informazioni aziendali con conseguenti azioni disciplinari fino alla cessazione del rapporto di lavoro», si legge nella nota Samsung.
Perché è importante
Diverse grandi aziende hanno condiviso le preoccupazioni sull’utilizzo della tecnologia di intelligenza artificiale generativa, con Samsung che è l’ultima aggiunta.
A febbraio, alcune banche di Wall Street, tra cui JPMorgan Chase & Co. (NYSE:JPM), Bank of America Corp. (NYSE:BAC) e Citigroup Inc. (NYSE:C), utilizzo vietato o limitato di ChatGPT, osserva il rapporto.
L’Italia ha inoltre vietato l’uso di ChatGPT a causa di problemi di privacy, anche se da allora ha revocato questa decisione di recente.