L’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) ha iniziato la settimana in tono maggiore, in vista del primo dibattito presidenziale negli Stati Uniti che si terrà martedì sera. Secondo un nuovo sondaggio condotto da deVere Group, gli investitori di tutto il mondo nutrono forti preoccupazioni per le conseguenze delle elezioni di novembre.
Cosa c’è da sapere Nel sondaggio, deVere ha chiesto a 735 clienti situati nel Regno Unito, in Nord America, Asia, Africa, America Latina e Australia quale fosse la loro maggiore preoccupazione relativa agli investimenti nel quarto trimestre: tra gli intervistati, il 71% ha affermato che la maggiore preoccupazione è rappresentata da un esito delle elezioni USA contestato; al secondo posto, con appena il 18%, troviamo la preoccupazione per una seconda ondata della pandemia di COVID-19; un altro 5% degli intervistati ha dichiarato che la principale preoccupazione deriva dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Lo scenario peggiore Nigel Green, fondatore e amministratore delegato di deVere Group, ha affermato che gli investitori non sono necessariamente preoccupati dai risultati delle elezioni ma piuttosto per le possibili conseguenze di un processo elettivo disordinato.
“Il presidente Trump sta già mettendo in dubbio la legittimità delle elezioni, incrementando le possibilità di un risultato contestato e di una conseguente crisi costituzionale nella più grande economia del mondo. La situazione si sta mettendo male e gli investitori sono giustamente preoccupati per il fatto che questa situazione genererà enormi ondate di volatilità nei mercati, non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo”, ha dichiarato Green.
In fin dei conti, il CEO di deVere ha affermato che la volatilità del mercato statunitense legata alle elezioni sarà temporanea e che gli investitori a lungo termine dovrebbero cercare di trarre vantaggio da questa opportunità acquistando eventuali ribassi di mercato significativi.
Il punto di vista di Benzinga Secondo PredictIt, Joe Biden ha ora una probabilità del 59% di sconfiggere Trump a novembre, e il candidato Democratico che è stato costantemente davanti a Trump nei sondaggi; tuttavia, anche la sfidante Dem Hillary Clinton era davanti a Trump nella maggior parte dei sondaggi che portavano alle elezioni del 2016, dunque gli investitori staranno sicuramente a guardare per vedere se nelle cinque settimane tra oggi e il giorno delle elezioni la competizione si farà più serrata.