Cathie Wood è tornata sotto i riflettori, così come il suo ETF di punta ARK Innovation (NYSE:ARKK). Dopo un anno difficile, il fondo sta mostrando segni di vita, ma è l’inizio di un vero e proprio ritorno o solo un altro rally di breve durata? Gli investitori sono divisi e i numeri raccontano una storia interessante.
Il rimbalzo di ARKK, gli scettici e la scommessa sull’innovazione ad alta quota
Finora, quest’anno, ARKK è salita del 6%, con un solido vantaggio rispetto al 2% dell’S&P 500 e all’1% del Nasdaq. Si tratta di un cambiamento gradito dopo il 2024, quando ARKK ha registrato un rendimento del 12%, non male, ma nemmeno lontanamente paragonabile all’impennata del 24% dell’S&P 500.
Guardando al quadro generale, i numeri a lungo termine di ARKK raccontano una storia più complicata. Negli ultimi tre anni, il suo rendimento annualizzato è stato pari a -5,89% e il suo rendimento quinquennale ha raggiunto a malapena l’1,03%. In confronto, l’S&P 500 ha ottenuto il 13,14% e il 14,27% negli stessi periodi.
Ecco perché alcuni investitori sono ancora diffidenti: l’anno scorso ARKK ha registrato quasi 3 miliardi di dollari di deflussi, come riporta Yahoo Finance.
Michael Burry, noto per aver previsto la crisi finanziaria del 2008, è stato uno dei critici più accesi di ARKK. Sostiene che molti dei titoli che possiede consumano liquidità a tassi insostenibili e, a un certo punto, ha persino messo il fondo in posizione corta. Burry ritiene che ARKK dipenda troppo da titoli di crescita speculativi con una redditività incerta.
Anche Robby Greengold, analista di Morningstar, si è mostrato scettico nei confronti di ARK Invest. Greengold ha declassato l’ETF ARK Innovation a un rating negativo, citando le preoccupazioni sulla gestione del rischio e sulla concentrazione del portafoglio.
Egli ritiene che l’azienda non abbia una gestione strutturata del rischio e si affidi troppo a previsioni aggressive. Lo strategist delinea le sue preoccupazioni, sottolineando che se da un lato la strategia di Wood è audace, dall’altro manca di una strategia di benchmarking.
Ma la Wood non si tira indietro. È convinta che la riduzione delle normative e i progressi tecnologici alimenteranno l’innovazione a lungo termine e non si tira indietro. Il 20 febbraio, ARK Invest ha acquistato altre 170.778 azioni di Beam Therapeutics Inc. (NASDAQ:BEAM).
ARK possiede ora quasi 7,7 milioni di azioni di Beam, pari all’8,54% delle azioni in circolazione della società. Secondo MarketBeat, questo investimento colloca Beam al 20° posto tra le posizioni più importanti di ARK. Non tutti sono convinti. I venditori allo scoperto avvertono che le aziende biotecnologiche come Beam devono affrontare sfide finanziarie difficili.
Jim Chanos, noto per aver individuato i titoli sopravvalutati, ritiene che ARK si faccia spesso prendere dall’euforia senza avere un chiaro percorso verso la redditività. Sebbene ARK sostenga l’innovazione dirompente, secondo Chanos molte di queste società sono valutate in base all’hype piuttosto che ai fondamentali, il che le rende rischiose nel lungo periodo.
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