Jim Cramer ha espresso scetticismo sul rimbalzo del mercato avvenuto ieri, definendolo “strano” dopo nove giorni consecutivi di ribasso nelle contrattazioni dei futures.
Cosa è successo
“Non vogliamo vedere i futures così in alto. È strano. Siamo scesi ogni sera per 9 notti. Ora i futures sono in enorme rialzo. Dove sono i venditori? Le cose non sono ‘migliori’ ora, a meno che non siamo a livelli che la gente, finalmente, apprezza”, ha scritto lunedì sera su X il conduttore di “Mad Money” della CNBC.
Gli investitori dovrebbero notare che, nonostante gli avvertimenti di Cramer del fine settimana su un potenziale scenario di “lunedì nero” che ricorda il crollo del 1987, i mercati statunitensi sono riusciti a evitare un crollo completo.
Il Dow Jones Industrial Average è sceso di 349 punti, pari allo 0,91%, chiudendo a 37.965 punti dopo aver perso più di 1.700 punti all’inizio della sessione. L’S&P 500 è scivolato dello 0,23% per terminare a 5.062,25, recuperando il minimo della sessione che aveva visto un calo del 4,7%.
We don’t want to se the futures up this much. So strange. We have come in down every night for 9 nights. Now the futures are up huge. Where are the sellers. Things aren’t “better” now unless we are at levels people, at last, like.
— Jim Cramer (@jimcramer) April 8, 2025
Nel frattempo, il Nasdaq Composite è salito dello 0,1% a 15.603 punti, grazie all’acquisto da parte degli investitori di azioni di giganti della tecnologia come Nvidia Corp. (NASDAQ:NVDA) e Palantir Technologies Inc. (NYSE:PLTR).
Il drammatico recupero intraday è avvenuto tra le speculazioni di una possibile pausa di 90 giorni sui dazi da parte dell’amministrazione del presidente Donald Trump, che ha brevemente fatto impennare i titoli. Tuttavia, la Casa Bianca ha successivamente dichiarato alla CNBC che i report su una tregua dei dazi erano “fake news”, causando un calo degli indici.
Perché è importante
Prima della sessione di lunedì, Cramer aveva fatto un parallelo con il crollo del 1987, notando modelli di mercato simili. “Lo stesso dannato schema; quel giovedì, quel venerdì….. quel lunedì?” ha postato su X durante il fine settimana, pur riconoscendo che gli interruttori automatici implementati dal 1987 potrebbero “rallentare le cose” durante un eventuale crollo.
La volatilità del mercato fa seguito al recente annuncio di Trump di imporre dazi reciproci su numerosi Paesi, che ha scatenato la peggiore settimana per le azioni dai tempi della pandemia COVID-19 e ha sollevato preoccupazioni per l’inflazione, l’indebolimento della domanda e il rischio di recessione.
Lunedì sera i futures hanno registrato un forte rimbalzo, segnalando una continua volatilità in un contesto di trading incerto. I futures dell’indice S&P 500 sono saliti dell’1,34% a 5.165, i futures del Dow Jones Industrial Average sono balzati dell’1,73% a 38.826 e i futures del Nasdaq-100 hanno guadagnato l’1,14% a 17.763, secondo i dati di Benzinga Pro.
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