GoPro, Inc (NASDAQ:GPRO) ha annunciato l’introduzione di due funzionalità innovative, pensate per migliorare l’esperienza di editing mobile dei contenuti a 360 gradi.
Questi aggiornamenti, integrati nell’app Quik, puntano a rendere la trasformazione di filmati immersivi in video standard più semplice e intuitiva per gli utenti, sia su piattaforme Android che iOS.
Le ultime aggiunte, gli strumenti MotionFrame e POV, permettono ai creator di ritagliare, rifinire e condividere video in formato tradizionale da clip a 360 gradi, utilizzando semplicemente i movimenti del proprio smartphone o i dati GPS.
MotionFrame, una versione raffinata del precedente strumento OverCapture, sfrutta i sensori di movimento integrati nello smartphone per tracciare come l’utente muove il proprio dispositivo durante la riproduzione.
Questo movimento viene poi convertito in un output video standard. Gli utenti possono scegliere di mantenere il movimento raw del loro panning o di renderlo più fluido per una presentazione raffinata.
Nel frattempo, la nuova funzione POV (Point of View) attinge ai dati GPS registrati dalla fotocamera GoPro MAX per allineare la prospettiva del video con la direzione di viaggio dell’utente al momento della registrazione.
Lo strumento genera automaticamente un’esperienza in stile “quello che ho visto“, con opzioni per regolare il profilo dell’obiettivo e i livelli di distorsione desiderati.
Queste nuove capacità vanno ad aggiungersi a un arsenale crescente di funzionalità nell’app Quik di GoPro, che include già il tracciamento degli oggetti basato sull’IA, il keyframing dinamico, effetti della fotocamera stilizzati, editing di singole clip, strumenti per il frame-grab e editing basato su cloud.
Gli abbonati Premium e Premium+ possono accedere alle funzionalità di editing su cloud direttamente tramite il loro account GoPro.
Per gli utenti desktop, il plugin GoPro Reframe per Adobe Premiere Pro e After Effects offre un ulteriore controllo creativo. Il plugin consente agli editor di regolare gli angoli della fotocamera, la distorsione dell’obiettivo e il motion blur, portando strumenti di riframing di livello professionale al software di editing tradizionale.
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