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    Exxon, Chevron e non solo: le azioni volano con l’aumento del greggio

    Namrata SenBy Namrata Sen23/06/2025 Azioni 3 min. di lettura
    Exxon, Chevron e non solo: le azioni volano con l’aumento del greggio
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    Occidental Petroleum Corp (NYSE:OXY), Exxon Mobil Corp (NYSE:XOM) e Chevron Corp (NYSE:CVX) hanno registrato rialzi rispettivamente dell’1,95%, 1,53% e 1,31% durante le contrattazioni pre-market di lunedì, dopo che i prezzi del petrolio sono schizzati ai massimi da gennaio, scatenando preoccupazioni su possibili interruzioni dell’offerta.

    Cosa è successo

    L’azione militare congiunta degli Stati Uniti e di Israele contro i siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan ha scosso i mercati energetici. Questo sviluppo, annunciato dal Presidente Donald Trump, ha portato a un’impennata dei prezzi del petrolio.

    All’inizio della settimana, i prezzi del petrolio hanno registrato un aumento significativo, con il Brent e il greggio statunitense che hanno raggiunto i massimi di cinque mesi, rispettivamente a 81,40 e 78,40 dollari.

    Tuttavia, i prezzi hanno poi fluttuato e si sono brevemente attestati su valori negativi durante la sessione mattutina europea. Sebbene le tensioni geopolitiche abbiano aggiunto un premio al rischio ai mercati petroliferi, il conflitto in Medio Oriente non ha ancora causato interruzioni dirette all’offerta di petrolio.

    Goldman Sachs ha previsto che i prezzi del petrolio potrebbero salire a 110 dollari al barile, ma moderarsi a 95 dollari al barile nel quarto trimestre del 2025.

    Perché è importante

    Le azioni aggressive degli Stati Uniti contro l’Iran, un importante produttore di petrolio, hanno significativamente aumentato le tensioni nella regione. Questo conflitto, inizialmente scatenato dai vasti attacchi aerei israeliani, ha posto il commercio globale di energia sotto i riflettori. L’azienda di analytics energetici Kpler ha previsto un forte aumento del 7-10% dei prezzi del petrolio a causa dell’aumento dei premi al rischio. Tuttavia, avvertono anche che questo picco potrebbe essere temporaneo.

    Nel frattempo, il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha esortato la Cina a intervenire e impedire all’Iran di chiudere lo Stretto di Hormuz, una rotta commerciale cruciale per il petrolio greggio globale. L’avvertimento di Rubio arriva in mezzo all’escalation delle tensioni in Medio Oriente. La chiusura dello Stretto di Hormuz avrebbe gravi implicazioni per il commercio globale di petrolio, portando potenzialmente a ulteriori aumenti dei prezzi.

    La scorsa settimana, il CEO di Shell, Wael Sawan, aveva avvertito che se l’Iran dovesse chiudere lo Stretto di Hormuz, ciò causerebbe un “enorme impatto” sul commercio globale, poiché trovare un’alternativa sarebbe estremamente difficile.


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