Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL) potrebbe essere, senza mezzi termini, il più grande affare nel mondo della tecnologia, e non solo perché i suoi prodotti sono spesso gratuiti. Mentre la macchina dell’hype sull’AI spedisce i titoli di Microsoft Corp (NASDAQ:MSFT), Nvidia Corp (NASDAQ:NVDA) e Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) nell’iperspazio delle valutazioni, la casa madre di Google tratta in silenzio con uno sconto che appare ogni giorno più difficile da giustificare.
Il titolo Google ha un rapporto prezzo/utili del 35% inferiore ai suoi rivali
Al 12 giugno, il titolo Google si trova a circa 177 dollari con un P/E forward di appena 19,2x, secondo i dati di Benzinga Pro. Questo dato è notevolmente inferiore rispetto ai suoi pari tra i “Magnificent Seven”. Apple Inc (NASDAQ:AAPL) si attesta a 25x, Microsoft a 31x, Amazon a 33x, Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) a 167x e Nvidia a 33x. Persino Meta Platforms Inc (NASDAQ:META) (27x), l’altro gigante dell’ad-tech, è più costoso. Eppure, i fondamentali di Alphabet non solo reggono il confronto, ma brillano.
Escludendo la valutazione “fuori dal coro” di Tesla, Google viene scambiata con uno sconto del 35,6% rispetto alla media dei peer di 29,8x, con sconti individuali del 23% rispetto ad Apple, del 38% rispetto a Meta, e di oltre il 40% rispetto a Microsoft, Amazon e Nvidia.
I fondamentali di Google: un’azienda ad alta redditività con venti a favore nell’Intelligenza Artificiale
Google Cloud sta crescendo a vista d’occhio, avendo registrato ricavi per 12,26 miliardi di dollari nel primo trimestre, un balzo del 28% su base annua, con margini in aumento al 17,8%. Il suo core business pubblicitario? Ancora una “macchina da soldi”, che ha generato 66,89 miliardi di dollari lo scorso trimestre, ben oltre le aspettative. YouTube Shorts sta finalmente portando a casa la pagnotta, e Waymo sta silenziosamente crescendo fino a diventare un’attività solida, registrando ora oltre 250.000 corse senza conducente a settimana.
Nel frattempo, Alphabet sta integrando l’AI in ogni prodotto che tocca, dagli AI Overviews nella Ricerca agli strumenti basati su Gemini in Workspace e YouTube. Addirittura, progetta le sue proprie Tensor Processing Units, riducendo la dipendenza da Nvidia e spingendo i margini all’insù.
Gli analisti prevedono un rialzo del 14% dai livelli attuali
E la valutazione? I recenti rating degli analisti di JPMorgan, Oppenheimer e WestPark Capital vedono il valore equo del titolo a 201,67 dollari. Questo significa un potenziale rialzo di circa il 14%, anche prima di considerare il tesoretto di 96 miliardi di dollari in contanti o il piano di buyback da 70 miliardi di dollari.
Certo, ci sono dei rischi: la sentenza antitrust del Dipartimento di Giustizia incombe, e Apple potrebbe farsi sempre più vicina nel campo della ricerca. Ma l’ecosistema “appiccicoso” di Alphabet – Chrome, Android, Gmail, YouTube – domina ancora la vita digitale.
In un mercato ossessionato dall’AI, il titolo Alphabet sembra offrire un valore da non sottovalutare. Per gli investitori che cercano di cavalcare il megatrend dell’AI senza pagare prezzi da “bolla dell’AI”, il titolo Google potrebbe essere proprio il titano tecnologico in saldo.
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Immagine creata utilizzando l’intelligenza artificiale di Midjourney