Il titolo Novo Nordisk A/S (NVO) registra un calo questo lunedì, dopo che la società ha pubblicato i risultati preliminari dell’analisi primaria biennale degli studi di fase 3 evoke ed evoke+ sulla malattia di Alzheimer sintomatica in fase iniziale.
I due studi clinici erano randomizzati, in doppio cieco, hanno coinvolto 3.808 adulti e hanno valutato l’efficacia e la sicurezza del semaglutide orale rispetto al placebo in aggiunta alla terapia standard.
La decisione di perseguire l’indicazione per il morbo di Alzheimer con il semaglutide si è basata su studi di evidenza reale, modelli preclinici e analisi post hoc di studi sul diabete e l’obesità.
Gli studi evoke ed evoke+ non hanno confermato la superiorità del semaglutide rispetto al placebo nella riduzione della progressione della malattia di Alzheimer, misurata in base alla variazione del punteggio Clinical Dementia Rating – Sum of Boxes (CDR-SB) rispetto al basale.
Sebbene il trattamento con semaglutide abbia determinato un miglioramento dei biomarcatori correlati alla malattia di Alzheimer in entrambi gli studi, ciò non si è tradotto in un ritardo della progressione della malattia.
Negli studi evoke condotti su pazienti di età compresa tra 55 e 85 anni, affetti da deterioramento cognitivo lieve o demenza lieve dovuta al morbo di Alzheimer, il semaglutide è risultato avere un profilo di sicurezza e tollerabilità coerente con i precedenti studi sul semaglutide.
Ad oggi, sono stati registrati oltre 37 milioni di anni-paziente di esposizione al semaglutide in diverse popolazioni di pazienti.
Il periodo di estensione di 1 anno negli studi evoke ed evoke+ sarà interrotto sulla base dei risultati di efficacia osservati nella popolazione complessiva dello studio.
Novo ha avviato gli studi sull’Alzheimer nel 2021, a seguito di ricerche sugli animali e analisi di dati umani che suggerivano potenziali benefici.
Un piccolo studio sul liraglutide, il GLP-1 iniettabile più vecchio dell’azienda, ha anche riportato una perdita più lenta di volume cerebrale in pazienti con lieve Alzheimer.
I meccanismi biologici rimangono poco chiari. I GLP-1 possono influenzare direttamente il cervello, oppure i benefici potrebbero derivare dalla perdita di peso e dalla riduzione dell’infiammazione.
In particolare, non tutti i farmaci GLP-1 sono identici; studi preclinici suggeriscono che il liraglutide entra nel cervello più facilmente rispetto al semaglutide.
I risultati preliminari degli studi evoke/evoke+ saranno presentati alla conferenza Clinical Trials in Alzheimer’s Disease (CTAD) il 3 dicembre 2025, mentre i risultati completi saranno presentati alle conferenze Alzheimer’s and Parkinson’s Diseases Conferences (AD/PD) nel marzo 2026.
Prezzo delle azioni NVO
Lunedì, nel momento in cui scriviamo, il titolo NVO è in calo del 10,73% a 42,34 dollari.
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Foto: JHVEPhoto via Shutterstock
