Nella giornata di lunedì, la Casa Bianca ha dichiarato nuove limitazioni all’esportazione di chip per l’intelligenza artificiale. Questa mossa è destinata ad avere un impatto sulle principali aziende tecnologiche, tra cui Nvidia (NASDAQ:NVDA) e Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD).
Cosa è successo
In seguito all’annuncio, le azioni di Nvidia hanno subito un calo del 3%, mentre quelle di AMD hanno registrato un calo del 2% nel trading pre-market, secondo i dati di Benzinga Pro.
Secondo la Casa Bianca, la norma finale provvisoria sulla tecnologia dell’intelligenza artificiale imporrà restrizioni sugli ordini di chip per la maggior parte delle nazioni. Tuttavia, 18 alleati chiave e partner fidati saranno esentati da queste limitazioni. I Paesi che soddisfano rigorosi criteri di sicurezza e fiducia potranno richiedere privilegi elevati, mentre per gli altri sarà previsto un limite massimo di 50.000 GPU avanzate per Paese, come indicato in una scheda informativa della Casa Bianca.
Secondo quanto riportato da MarketWatch, la Semiconductor Industry Association, che rappresenta i principali operatori del settore come Nvidia e AMD, ha sollevato notevoli obiezioni ai regolamenti appena annunciati. Il gruppo ha criticato la mancanza di consultazione del settore durante il processo di definizione delle regole e ha messo in guardia dalle gravi conseguenze per la leadership e la competitività globale degli Stati Uniti nel settore dei semiconduttori.
Il vicepresidente esecutivo di Oracle, Ken Glueck, ha avvertito che le norme potrebbero ridurre il mercato internazionale dei chip per le aziende statunitensi fino all’80%. Ha inoltre osservato che le norme, che entreranno in vigore 60 giorni dopo la loro pubblicazione, potrebbero avere un profondo impatto sull’industria del cloud statunitense.
Nel frattempo, la scorsa settimana, Nvidia aveva espresso una forte disapprovazione per le restrizioni all’esportazione di chip previste dall’amministrazione Biden, sostenendo che non avrebbero rafforzato la sicurezza nazionale, ma avrebbero invece spinto il mondo verso tecnologie alternative. “Questa politica dell’ultimo minuto dell’amministrazione Biden sarebbe un’eredità che verrà criticata dall’industria statunitense e dalla community mondiale”, ha dichiarato Ned Finkle, vicepresidente degli affari governativi di Nvidia.
A dicembre, gli Stati Uniti hanno inserito nella lista nera 140 entità cinesi e limitato le esportazioni di chip di memoria fondamentali per l’intelligenza artificiale. Pechino ha risposto con divieti di esportazione e revisioni delle spedizioni di questi minerali verso gli Stati Uniti.
A fine dicembre, l’amministrazione guidata da Biden ha anche avviato un’indagine commerciale sui semiconduttori “legacy” prodotti in Cina. L’indagine “Section 301” dovrebbe passare all’amministrazione entrante del Presidente eletto Donald Trump per essere completata. Questo potrebbe dare a Trump la possibilità di applicare le pesanti tariffe del 60% che ha minacciato in precedenza sulle importazioni cinesi.
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Foto: William Potter su Shutterstock