Nvidia (NVDA) è in trattative avanzate per un investimento di 500 milioni di dollari nella startup britannica Wayve, specializzata nella guida autonoma, segnalando un’espansione strategica della propria influenza nel fiorente settore dell’intelligenza artificiale.
Questo potenziale accordo, riportato per la prima volta dal Financial Times, è una componente chiave dell’impegno più ampio da 2 miliardi di sterline del produttore di chip statunitense a sostegno delle startup britanniche.
L’annuncio è stato dato dal CEO Jensen Huang a Londra, dove è apparso insieme al primo ministro Sir Keir Starmer dopo la visita di Stato del presidente Donald Trump.
Rivolgendosi a un pubblico di imprenditori tecnologici, Huang ha sottolineato l’impegno di Nvidia nei confronti dell’ecosistema tecnologico britannico, rivelando l’intenzione di sostenere diverse altre aziende, tra cui il gruppo fintech Revolut.
In una dichiarazione audace, ha affermato che “la prima azienda da mille miliardi di dollari nel Regno Unito sarà un’azienda di IA”.
Fondata nel 2017, Wayve, con sede a Londra, è rapidamente emersa come leader nella guida autonoma, assicurandosi in particolare un investimento di 1 miliardo di dollari da SoftBank (SFTBY) nel 2024 e stringendo una partnership con Nissan (NSANY) ad aprile. La startup utilizza già i processori di Nvidia per la sua tecnologia.
Questa mossa fa seguito al precedente impegno di Nvidia di investire 500 milioni di sterline in Nscale, un fornitore di cloud IA con sede a Londra. Questi impegni fanno parte di una più ampia iniziativa di 2 miliardi di sterline in capitale e infrastrutture, che vedrà l’installazione di oltre 120.000 processori Nvidia nel Regno Unito da parte di Nscale e dell’azienda statunitense CoreWeave (CRWV) per supportare clienti come OpenAI e Microsoft (MSFT).
Mentre Nvidia consolida la sua posizione nel Regno Unito, deve affrontare importanti sfide in Cina. Le azioni della società, che avevano guadagnato oltre il 31% da inizio anno, superando i rendimenti del 16% del Nasdaq 100, hanno registrato un breve calo a seguito dei report secondo cui l’autorità di regolamentazione cinese di Internet avrebbe vietato i suoi chip di IA.
Huang ha espresso disappunto, sottolineando il ruolo di lunga data di Nvidia nell’ecosistema tecnologico cinese.
Il Financial Times ha spiegato che Pechino ha ordinato alle principali aziende tecnologiche come ByteDance e Alibaba (BABA) di cessare l’acquisto dell’RTX Pro 6000D di Nvidia, un modello specificamente progettato per il mercato cinese.
Questa decisione aggrava i problemi di Nvidia in un mercato che rappresenta il 20-25% del suo fatturato, già ostacolato dalle ripetute restrizioni alle esportazioni statunitensi sui suoi chip H100, A100 e H20.
In precedenza, ad agosto, Huang aveva negoziato un accordo con il presidente Trump per garantire le licenze di esportazione convogliando il 15% delle vendite cinesi di H20 a Washington, ma Nvidia ha comunque consigliato agli analisti di escludere la Cina dalle loro previsioni finanziarie.
Ad aggravare la pressione normativa, questa settimana l’autorità di regolamentazione cinese ha avviato un’indagine antitrust sull’acquisizione di Mellanox da parte di Nvidia per 6,9 miliardi di dollari.
Prezzo delle azioni Nvidia
Nel momento in cui scriviamo, il titolo NVDA è in calo dello 0,20% a 175,89 dollari.
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Foto: jamesonwu1972 via Shutterstock