Secondo Dan Ives, analista senior di Wedbush Securities, Oracle Corp. (NYSE:ORCL) e International Business Machines Corp. (NYSE:IBM) potrebbero essere alle prese con la loro più grande rimonta degli ultimi anni.
Cosa è successo
Durante la sua recente apparizione al podcast RiskReversal di martedì, Ives ha tracciato un parallelo tra le traiettorie attuali di Oracle e IBM e quella di Microsoft Corp. (NASDAQ:MSFT) prima del suo breakout a metà 2023, quando il momentum dell’AI ha cominciato a prendere il largo.
“Vedo IBM e Oracle in modo simile a come vedevo Microsoft a metà 2023”, ha detto Ives, aggiungendo che il più ampio “vento in poppa” dell’AI è ben lontano dall’essere pienamente prezzato.
Ives ritiene che ci sarà un’ondata di rotazione verso beneficiari dell’AI ancora sottovalutati come Oracle e IBM, man mano che gli investitori istituzionali cercano di “recuperare terreno”.
“Da una prospettiva istituzionale, specialmente per quanto riguarda l’AI, credo si stiano vedendo trade di recupero su Oracle. E lo si sta vedendo anche con IBM”, ha affermato.
Ives ha sottolineato che entrambe le aziende vantano basi installate “mostruose” e un posizionamento privilegiato nel ciclo di vendita dell’AI per le imprese, elementi che giustificano le sue previsioni rialziste. Ha spiegato che ora sono essenzialmente fornitori di infrastrutture AI, non diversamente da Microsoft nelle prime fasi dell’integrazione tra Azure e OpenAI.
Perché è importante
La settimana scorsa, Oracle ha sbalordito i mercati con i suoi risultati del quarto trimestre, superando le stime di consenso sia per i ricavi che per gli utili, il tutto accompagnato da una guidance significativamente migliore per il 2026.
Martedì, Oracle ha annunciato il lancio del suo Defense Ecosystem, con l’obiettivo di migliorare l’adozione della tecnologia nei settori della difesa e del governo.
Anche la strategica incursione di IBM nell’AI ha raccolto elogi da analisti e investitori, con lo stesso Ives che ha commentato il titolo, dichiarandosi “incrementalmente più rialzista” dopo la conferenza “IBM Think” del mese scorso a Boston. Ha reiterato il suo rating “Outperform” sul titolo, con un prezzo obiettivo di 300 dollari, un rialzo del 6% rispetto ai livelli attuali.
Prezzo delle azioni
Le azioni di Oracle hanno chiuso in calo dell’1,38% martedì, a 208,18 dollari, mentre IBM ha chiuso in rialzo dello 0,43%, a 283,05 dollari.

Secondo Benzinga Edge Stock Rankings, Oracle si comporta bene sul fronte del momentum, classificandosi all’89° percentile, e ha un trend di prezzo favorevole a breve, medio e lungo termine. Ma come si confronta con IBM? Clicca qui per scoprirlo.
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Foto: Sundry Photography / Shutterstock