Nel trimestre conclusosi a giugno le vendite di auto di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) in California sono precipitate di quasi la metà, secondo i dati diffusi mercoledì dalla società di ricerche di mercato Cross-Sell.
Cosa è successo
Tra aprile e giugno le immatricolazioni di veicoli in California per la compagnia guidata da Elon Musk sono scese di quasi il 48%, a 9.774 unità, rispetto al periodo analogo dell’anno precedente, secondo quanto riferito da Reuters. Le immatricolazioni della Model 3, il veicolo più economico della gamma Tesla, sono scese del 63%, a 5.951 unità. Nei 23 stati USA dove sono stati raccolti i dati, le immatricolazioni totali di veicoli sono diminuite di circa il 49%, a 18.702 veicoli. I dati di immatricolazione comunque potrebbero non costituire una rappresentazione reale dei numeri di consegna durante il trimestre, visto che negli Stati Uniti sono necessari quasi 30 giorni per l’immatricolazione dei veicoli dal momento dell’acquisto, ha osservato Reuters.
Perché è importante
Nel periodo fra aprile e giugno la maggior parte degli Stati Uniti è stata in lockdown per prevenire la diffusione del COVID-19, un fattore che ha influenzato sia la produzione che le vendite di auto nel Paese. A causa della pandemia la produzione nello stabilimento Tesla di Fremont, in California, è stata sospesa tra marzo e maggio. All’inizio di questo mese Tesla ha rivelato di aver consegnato 90.650 veicoli nel secondo trimestre di quest’anno; la pubblicazione dei dati mostra un recupero della produzione ai livelli pre-Covid.
Movimento dei prezzi
Mercoledì nel pre-market le azioni di Tesla erano in ribasso del 2,26%, a 1.511 dollari. Il titolo aveva chiuso la sessione regolare in rialzo dell’1,93%, a 1.546,01 dollari.