Due settimane prima del Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) ‘Battery Day’, la casa automobilistica ha acquistato per 3 dollari alcune importanti domande di brevetto relative alla produzione di catodi di metallo nichel dall’azienda canadese Springpower, secondo quanto riportato martedì da TechCrunch, che cita documenti pubblici.
Cosa è successo: in una delle domande vengono forniti dettagli su un processo simile a quello descritto da Drew Baglino, vicepresidente senior dell’ingegneria di Tesla, durante il Battery Day tenutosi a settembre dello scorso anno.
Il processo utilizzato nella produzione di catodi per batterie di veicoli elettrici genera fino a 4.000 galloni (circa 15.000 litri) di acqua contaminata per ogni tonnellata di materiale catodico, secondo TechCrunch.
Il processo di Springpower fa ricircolare la soluzione chimica interessata ed elimina la necessità di trattare l’acqua contaminata.
Alla presentazione, Baglino aveva anche mostrato un metodo che riutilizza e non produce effluenti; il processo riduce i costi operativi del 75%.
“Possiamo utilizzare lo stesso processo anche per consumare direttamente la polvere metallica che esce dalle batterie dei veicoli elettrici riciclati e di accumulo di rete”, aveva detto Baglino all’epoca.
Perché è importante: TechCrunch ha osservato che il sito web di Springpower è stato sostituito da una pagina di attesa e che molti dei ricercatori dell’azienda hanno cambiato i loro profili LinkedIn precisando che ora lavorano in Tesla.
Nell’articolo di TechCrunch veniva avanzata l’ipotesi che Tesla potrebbe aver acquistato più della semplice proprietà intellettuale della società canadese.
Secondo quanto riferito, al Battery Day Baglino avrebbe detto che Tesla sta “iniziando a costruire la nostra struttura catodica in Nord America”.
In occasione dell’evento, Tesla si era prefissata l’obiettivo di produrre un’auto elettrica completamente autonoma da 25.000 dollari entro tre anni, ma non sono stati rivelati ulteriori dettagli.
Movimento dei prezzi: nella sessione regolare di martedì le azioni Tesla hanno chiuso in ribasso dell’1,65% a 673,60 dollari e nella sessione after-hours hanno guadagnato lo 0,25%.