Il settore tecnologico è sempre stato particolarmente attraente grazie al suo potenziale e perché rappresenta il futuro. Esistono innumerevoli titoli di borsa allettanti per entrare in questo mondo, con prospettive di profitto fortemente interessanti.
La sfera dell’high-tech è stata quella che si è espansa maggiormente a livello globale, ad esempio Apple e Google (vedi grafico) sono giganti che non hanno fatto che acquisire ancora più servizi e posizionarsi al meglio sul mercato. Soprattutto durante lo scoppio della pandemia di Covid-19 quando il mondo digitale, anche nella finanza, ha reagito bene nonostante la crisi economica generale.
(Image: tradingview.com)
Anche se l’ambito è vasto e le insidie, come sempre in questo campo, sono tante perché i titoli tecnologici quotati sul mercato finanziario sono ancora in fortissima ascesa, tra questi Amazon, Microsoft, Facebook o Netflix, ci sono stati esempi di crolli vertiginosi che lasciano adito a dubbi.
Il caso PayPal
PayPal Holdings è una società che offre un sistema di pagamento online come alternativa ai metodi tradizionali. Tra le sue soluzioni ci sono: PayPal Credit, Braintree, Venmo, Xoom e i prodotti Paydiant.
L’azienda permette ai suoi clienti di utilizzare il proprio conto per l’acquisto e il pagamento di merci, per trasferire e prelevare fondi. A sua volta, la società ricava commissioni dalle operazioni e dagli interessi sui saldi dei clienti, dai prelievi bancari esteri e dalle carte di debito e credito marchiati PayPal. Con gli anni è diventato leader nel settore dei pagamenti online con quasi 230 milioni di conti attivi e l’azienda tratta oltre due miliardi di transazioni mobili all’anno.
Ma la società, nonostante sia stata tra le più promettenti sul mercato finanziario, non sempre ha mantenuto costanti le buone performance, e nell’ultimo periodo le sue quotazioni sono crollate.
Il 2021 è stato infatti un anno ambiguo per PayPal. Ha iniziato in maniera formidabile superando le previsioni iniziali e sfiorando quota 300 dollari. Poi c’è stata la scivolata al terzo trimestre, con un forte calo di prezzo e malcontento tra gli investitori. Questi, da una parte si sono attivati per vendere i loro titoli, mentre altri che volevano comprare sono rimasti in attesa.
(Image: Yahoo.finanza)
Il motivo del crollo e le possibilità di recupero
La realtà è che PayPal è un colosso ancora solido e attrattivo, anche se gli manca una base commerciale; un aspetto che è difficilmente risolvibile a breve termine.
Quindi la prima mossa è stata quella di ritoccare le proprie previsioni sui ricavi: ha abbassato a un 18% di crescita le stime per il 2022. Una cautela che l’azienda ha adottato a seguito del divorzio con l’impero eBay, a sua volta tamponata atraverso un importante accordo commerciale stipulato con Amazon.
Maxim Manturov, responsabile degli investimenti sulla Ricerca di Freedom Finance Europe, afferma che:
“Le azioni PYPL sono progettate per il lungo termine, ed è possibile che l’anno prossimo assisteremo a una ripresa e a una crescita, data la continua crescita del business nel suo complesso. L’aumento costante del numero di account attivi è una testimonianza della forza dell’azienda.
Finché PayPal continuerà ad attrarre utenti alla piattaforma, le entrate cresceranno. Ciò che spicca nei risultati del terzo trimestre è il successo dell’app Venmo di PayPal, che potrebbe essere un catalizzatore per la crescita. Inoltre, Venmo ha iniziato a supportare i servizi di criptovaluta in aprile, e il volume dei pagamenti è aumentato notevolmente. PayPal ha una rete di 33 milioni di rivenditori e consente ai clienti di comprare e vendere valute digitali. Venmo si sta evolvendo in una super app che potrà solo crescere nei prossimi anni.”
Convengono i titoli tecnologici?
Un altro esempio portante è Square Inc. la società finanziaria e di pagamento per dispositivi mobili statunitense di Jack Dorsey. È quotata alla borsa di New York da novembre 2015.
Si trova attualmente in cattive acque: dopo un’ascesa vertiginosa, ha avuto un crollo fino agli inizi dicembre. Rispetto al picco massimo registrato agli inizi di agosto di quest’anno le perdite sono maggiori del 33%. Cioè Square, in meno di quattro mesi, ha perso un terzo del proprio valore. La caduta di alcuni titoli dopo il tentativo di recupero fallimentare ha fatto scattare una fase correttiva.
Ma riusciranno a funzionare nuovamente? O sarà il momento decisivo per una nuova caduta? La previsione degli esperti sui titoli high tech per il 2022 è positiva, nonostante i problemi che li affliggono in questo periodo. Anche il mondo dell’e-commerce, che ha vissuto il periodo di gloria durante il lockdown e la pandemia, ora che la situazione pare leggermente migliorata sa che le cose possono cambiare.
Un trend che potrebbe essere più lento rispetto a quanto visto nel recente passato, ma il settore rimane quello più predisposto a una crescita costante negli anni, ragione per cui diversi investitori non riescono a rinunciare ad almeno un paio di azioni tecnologiche nel proprio portafoglio. Gli strascichi della crisi globale di questo periodo si sono fatti sentire, ma resta comunque una ripresa promettente per il prossimo anno.