I titoli più ipervenduti del settore delle utilities rappresentano un’opportunità per acquistare aziende sottovalutate.
L’RSI è un indicatore di momentum che confronta la forza di un titolo nei giorni in cui i prezzi salgono con la sua forza nei giorni in cui i prezzi scendono. Se confrontato con l’azione del prezzo di un’azione, può dare ai trader un’idea più precisa di come un’azione possa performare nel breve termine. Secondo Benzinga Pro, un asset è tipicamente considerato ipervenduto quando l’RSI è inferiore a 30.
Ecco l’ultimo elenco dei principali operatori ipervenduti del settore, con un RSI prossimo o inferiore a 30.
PNM Resources, Inc. (NYSE:PNM)
- Il 2 gennaio Avangrid, membro del gruppo Iberdrola S.A., ha rescisso l’accordo di fusione con PNM Resources, poiché non sono state ricevute tutte le approvazioni normative finali entro il 31 dicembre 2023. “Siamo molto delusi dalla decisione di Avangrid di rescindere l’accordo di fusione e dai vantaggi proposti per i nostri clienti, le comunità e gli azionisti”, ha dichiarato Pat Vincent-Collawn, presidente e amministratore delegato di PNM Resources. Il titolo della società è sceso di circa il 6% negli ultimi cinque giorni e ha un minimo di 52 settimane di 38,53 dollari.
- Valore RSI: 26,49
- Prezzo delle azioni PNM: le azioni PNM Resources sono scese dello 0,8% chiudendo a 39,09 dollari giovedì.
Middlesex Water Company (NASDAQ:MSEX)
- Il 9 novembre Middlesex Water ha registrato un calo delle vendite nel terzo trimestre. Il fondatore, presidente e amministratore delegato di Middlesex, Dennis W. Doll, ha dichiarato: “Continuiamo a considerare l’anno solare 2023 come un periodo di transizione significativa, mentre eseguiamo i nostri piani di successione, gestiamo le procedure di deposito delle tariffe attualmente in corso e gestiamo responsabilmente le nostre risorse”. Il titolo della società è sceso dell’8% circa negli ultimi cinque giorni. Ha un minimo di 52 settimane di 61,34 dollari.
- Valore RSI: 29,85
- Prezzo delle azioni MSEX: le azioni Middlesex Water sono scese dell’1,6% chiudendo a 61,96 dollari giovedì.