Il cambio euro/dollaro (EUR/USD) rimane stabile all’interno di una fascia laterale, oscillando tra 1,1740 e 1,1760, con una possibile evoluzione verso l’alto. Gli esperti del settore si aspettano un test della resistenza a 1,18, ma prima sarà necessaria un’accurata fase di accumulazione. L’incertezza politica ed economica continua a dominare il mercato, ma le previsioni restano orientate al rialzo, a meno di sorprese sui dazi tra Stati Uniti e Eurozona.
Cosa sta accadendo
La settimana scorsa, il cambio EUR/USD ha mantenuto una tendenza rialzista chiudendo tra 1,1740 e 1,1760, mentre l’indice del dollaro USA ha subito un significativo calo. La causa principale è da attribuire ai dati economici poco favorevoli provenienti dagli Stati Uniti, che hanno alimentato i timori di un rallentamento della crescita.
Tuttavia, nonostante la debolezza del dollaro, il cross euro/dollaro non sembra essere in grado di sfruttare appieno questa situazione. Le difficoltà tecniche e la volatilità sempre presente sui mercati fanno sì che qualsiasi movimento rialzista venga messo alla prova da ritracciamenti improvvisi.
La Federal Reserve, che non ha ancora preso decisioni drastiche sui tassi di interesse, resta un elemento chiave per il futuro del cambio. Il Presidente Trump, infatti, continua a sollecitare un ulteriore taglio dei tassi, ma la Fed sembra preferire un atteggiamento più cauto, che potrebbe influenzare la direzione futura del mercato.
Le previsioni per il cambio EUR/USD
Gli analisti prevedono che il cambio euro/dollaro potrebbe continuare a risalire lentamente, con l’obiettivo di raggiungere la resistenza psicologica di 1,18. Questo movimento dovrebbe avvenire in modo graduale, con accumulazione sotto tale livello, che potrebbe essere il trampolino di lancio per una spinta più forte.
Le resistenze immediate si trovano a 1,1780 e 1,18, ma il superamento di quest’ultima potrebbe richiedere un periodo di consolidamento. Questo è un passaggio fondamentale, poiché un accumulo prolungato a questi livelli permetterebbe al cambio di superare in sicurezza la barriera psicologica di 1,18, evitando eventuali ritracciamenti che potrebbero compromettere l’ascesa.
Il vero catalizzatore per un eventuale breakout potrebbe arrivare dalla risoluzione dei conflitti commerciali tra USA e Eurozona. Un accordo sui dazi sarebbe infatti un fattore decisivo per spingere ulteriormente il cambio oltre 1,18, aprendo la strada a un possibile movimento rialzista più ampio.
Cosa aspettarsi oggi
Il calendario economico di oggi non prevede dati macro significativi, né per l’Eurozona né per gli Stati Uniti, quindi è probabile che il cambio euro/dollaro continui a rimanere all’interno della fascia laterale tra 1,1740 e 1,1760. Gli operatori dovranno attendere eventi futuri più significativi per orientarsi su eventuali sviluppi del mercato.
L’obiettivo principale di 1,18 continua a essere in vista, ma la strategia vincente sarà quella di accumulare con cautela prima di tentare un’ulteriore spinta verso l’alto. Chi punta su un movimento rialzista dovrà tenere d’occhio eventuali segnali di ritracciamento, pronti a cogliere l’opportunità quando la resistenza verrà sfondando definitivamente.
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Foto: Kanyapak Lim via Shutterstock