Nelle ultime sedute il cambio euro/dollaro (EUR/USD) è tornato protagonista sui mercati valutari, registrando un robusto rimbalzo che lo ha portato a superare la resistenza chiave di 1,1670. Questo movimento si inserisce in un contesto di volatilità elevata, alimentata sia dalle attese sulle decisioni della Federal Reserve che da dati macroeconomici europei e americani.
Cosa è successo
Il cambio euro/dollaro ha segnato un balzo del 2,2% in pochi giorni, attestandosi oggi a quota 1,1670. Dietro questo scatto vi è la crescente convinzione che la Federal Reserve possa procedere con un nuovo taglio dei tassi già a settembre, ipotesi che ha messo sotto pressione il dollaro statunitense dopo il precedente periodo di recupero. Parallelamente, l’indice del dollaro USA è sceso a 97,94$, riflettendo la debolezza della valuta americana.
Le previsioni indicano la possibilità di una stabilizzazione del cross poco sotto 1,17, o addirittura un temporaneo superamento di questa soglia entro la chiusura settimanale. Un’ulteriore estensione del trend rialzista potrebbe riportare il cambio in area 1,1788, valore massimo toccato il 24 luglio; tuttavia, molti analisti ritengono che un tale scenario sia al momento troppo ottimistico, vista la persistente incertezza sui mercati e la pressione solo moderata sul dollaro.
Anche i dati macro incidono sul quadro: la bilancia commerciale e la produzione industriale tedesche hanno deluso le attese (-1,9% rispetto al -0,5% previsto), mentre dagli Stati Uniti si attende il rilascio delle nuove richieste di sussidi di disoccupazione e il dato sul costo medio del lavoro.
Perché è importante
Questo rimbalzo del cambio EUR/USD riflette sia le nuove aspettative sulle future mosse della Federal Reserve che una generale ricerca di stabilità da parte degli investitori dopo settimane di volatilità. L’introduzione dei nuovi dazi da parte dell’amministrazione Trump, in vigore da oggi, aggiunge inoltre un ulteriore elemento di incertezza, ma potrebbe contribuire a ridurre la volatilità se gestito in modo razionale.
La dinamica del cambio euro/dollaro resta dunque un osservato speciale: la capacità di mantenersi sopra 1,1670 potrebbe determinare la traiettoria delle prossime settimane per le principali valute mondiali e offrire spunti chiave sia per operatori che per investitori più cauti.
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