L’indice Russell 2000 replica i 2.000 titoli azionari più piccoli dei 3.000 titoli che costituiscono l’indice Russell 3000. Il Russell 2000 rappresenta circa il 10% dell’intera capitalizzazione di mercato del Russell 3000; l’indice è gestito dal FTSE Russell Group di Londra. La sua attenzione ai titoli statunitensi a bassa capitalizzazione lo rende uno degli indicatori principali dell’economia statunitense e del mercato generale. Ogni titolo di questo indice deve scambiare su una delle principali borse valori degli Stati Uniti (NYSE, NASDAQ o AMEX).
Questo articolo spiega nel dettaglio il funzionamento del Russell 2000, incluso il modo in cui elimina alcuni rischi dall’investimento in titoli a bassa capitalizzazione. Esamineremo anche alcune opzioni per gli investitori che desiderano operare sui titoli del Russell 2000.
Un approccio equilibrato agli investimenti in titoli a bassa capitalizzazione
Il Russell 2000 è un indice a bassa capitalizzazione perché i titoli che traccia corrispondono alla definizione di capitalizzazione di mercato per una small cap. I titoli a bassa capitalizzazione sono generalmente società con una market cap inferiore ai 2 miliardi di dollari; in confronto alle società a grande e media capitalizzazione, si ritiene che i titoli small cap abbiano un potenziale di crescita migliore.
Per loro natura, i titoli small cap sono soggetti a oscillazioni di prezzo volatili che li rendono appropriati solo per gli investitori tolleranti al rischio. Uno di questi rischi è che molte società a piccola capitalizzazione siano appena entrate nel loro settore; inoltre, a seconda di dove si trovano nel loro ciclo economico, tali aziende potrebbero avere la necessità di accedere a ingenti capitali che possono essere difficili da acquisire.
Perché l’indice Russell 2000 è importante?
Il primo fondo indicizzato ha debuttato nel 1960. A luglio 2022, risultano esistere più di 1.700 fondi indicizzati, in netto aumento rispetto ai poco più di 400 del 2003. Con così tanti fondi indicizzati tra cui scegliere, è importante capire cosa distingue un fondo indicizzato da un altro.
Il Russell 2000 è un fondo relativamente vecchio. È stato lanciato nel 1984 ed è stato uno dei primi fondi indicizzati a concentrarsi specificamente sui titoli a bassa capitalizzazione. Prima di spiegare perché questo è importante, bisogna capire la relazione tra il Russell 2000 e il suo ‘indice genitore’, il Russell 3000.
L’indice Russell 3000 è un indice di riferimento dell’intero mercato azionario statunitense; come suggerisce il nome, l’indice misura la performance delle 3.000 maggiori società quotate degli Stati Uniti e rappresenta circa il 97% dell’intero mercato azionario pubblico statunitense. Il Russell 3000 è ponderato in base alla capitalizzazione di mercato. Come il Russell 2000, anche il Russell 3000 ha debuttato nel 1984.
L’obiettivo del Russell 2000 è misurare la performance delle 2.000 aziende più piccole del Russell 3000. Al primo trimestre del 2022, il valore medio di una società del Russell 2000 era di 3,17 miliardi di dollari e la capitalizzazione di mercato mediana era di 0,93 miliardi. L’indice è il modo più utilizzato per misurare la performance complessiva dei titoli azionari a bassa e media capitalizzazione.
Oltre al Russell 2000, esistono altri due sottoindici che sono stati messi a punto per tracciare caratteristiche speciali ricercate dagli investitori: il Russell 2000 Growth Index misura la performance delle società del Russell 2000 con i rapporti prezzo/valore contabile più elevati e con elevati valori di crescita previsti; il Russell 2000 Value Index misura invece la performance delle società dell’indice con bassi rapporti prezzo/valore contabile e con bassi valori di crescita previsti.
Le differenze tra il Russell 2000 e gli altri indici principali
- Si concentra sulle società più piccole e volatili: la differenza più evidente rispetto agli altri indici è l’attenzione dell’indice sui titoli a bassa capitalizzazione. Molti altri indici, come quelli che seguono l’S&P 500 e il Dow Jones, replicano i titoli azionari a grande capitalizzazione, mentre il Russell 2000 si concentra maggiormente sulle nuove aziende growth, che tendono ad essere più volatili rispetto alle large cap.
- Ha un maggior potenziale di crescita: i titoli a bassa capitalizzazione offrono un maggior potenziale di crescita rispetto alle società a grande capitalizzazione; questo vale anche per i settori growth come quello tecnologico. Ciò significa che, nel corso del tempo, i titoli a bassa capitalizzazione tendono a sovraperformare quelli a grande capitalizzazione.
- Offre diversificazione: investire in titoli a bassa capitalizzazione è una scelta riservata agli investitori tolleranti al rischio; comunque, poiché l’indice Russell 2000 è composto da 2.000 titoli, il rischio è distribuito in modo più equo su molti titoli e non dipende dalla performance di una manciata di società.
Un’altra differenza tra il Russell 2000 e gli altri indici è il tipo di ponderazione. Questo indice, infatti, è ponderato in base alla capitalizzazione di mercato ed è adeguato in base al numero di azioni circolanti di ciascuna società: a differenza di un indice esclusivamente ponderato in base alla capitalizzazione di mercato, l’indice Russell 2000 è influenzato dal prezzo di chiusura di un titolo e dal numero di azioni che possono essere negoziate.
Cos’è la ricostituzione del Russell?
La ricostituzione del Russell è il periodo in cui l’indice ribilancia le proprie partecipazioni, ovvero quando i gestori dell’indice aggiungono alcune società e ne abbandonano altre; ciò implica il fatto che la ponderazione delle società all’interno dell’indice potrebbe cambiare. Ogni fondo indicizzato ribilancia la propria partecipazione, a dimostrazione del fatto che i mercati sono in continua evoluzione; tale processo consente al Russell 2000 di riflettere questi cambiamenti.
Si tratta di un processo plurisettimanale che di solito si conclude a fine giugno; l’ultimo giorno della ricostituzione è uno degli eventi più seguiti e attesi dal mercato, poiché la ricostituzione potrebbe avere un impatto su oltre 9.000 miliardi di dollari in asset investiti o confrontati con gli indici Russell. Gli investitori possono aspettarsi un significativo movimento dei prezzi in diversi componenti dell’indice nel periodo successivo alla ricostituzione.
Come investire sull’indice Russell 2000?
Gli investitori hanno molte opzioni per investire in fondi comuni di investimento e in ETF che seguono passivamente la performance dell’indice Russell 2000. L’ETF più negoziato è l’iShares Russell 2000 index ETF (NYSE:IWM).
I fondi come il RVX Emerging Markets Equity Opportunity Fund sono ideali per gli investitori che desiderano un’esposizione a un mercato specifico: questo fondo è un ramo del Russell 2000. Un altro esempio è il Vanguard Russell 2000 ETF (NASDAQ:VTWO): questo fondo investe in tutti i 2.000 titoli in base ai loro pesi relativi. Una caratteristica interessante di questo fondo è il basso coefficiente di spesa (0,10%).
Gli investitori che sono specificamente interessati a operare sull’indice in base alla ricostituzione possono negoziare i contratti future del CME E-mini Russell 2000 Index (RTY): questi contratti futures seguono l’indice e l’investitore non deve preoccuparsi di eventuali errori di tracking causati dalla ricostituzione.
Considerazioni finali sull’indice Russell 2000
Avere un’esposizione ai titoli small cap è un modo ideale per gli investitori tolleranti al rischio di diversificare i propri portafogli. Il Russell 2000 è un fondo indicizzato ponderato che incorpora le 2.000 aziende più piccole dell’indice Russell 3000; la dimensione dell’indice aiuta ad attenuare la volatilità riscontrabile nei titoli a bassa capitalizzazione e offre performance migliori del mercato nei momenti in cui l’economia è in crescita.
Immagine proveniente da Shutterstock
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